Ci sono tanti aspetti nella vita che spesso ci danno delle delusioni ma a volte anche qualche soddisfazione. Nella mia vita, inutile negarlo, tutti lo sanno, l'arbitraggio rappresenta per me una passione che mi porto avanti da quando avevo 15 anni, quando tentato dal viso di Collina nel poster di scuola, ho provato a ri-avvicinarmi allo sport del calcio da un'angolazione diversa. Non pensavo mi prendesse così tanto, in questi 10 anni forse ho dato anche troppo spazio alla mia passione, ma questa passione mi ha cambiato la vita, insegnandomi tante cose e facendomi crescere come uomo, prima di tutto.
Ho appena trascorso una settimana in cui ho diretto due partite delicate e importanti per la nostra sezione. La prima è stata la finale play-off di 3° categoria domenica scorsa e la seconda ieri …. la finale play-off di serie D di calcio a 5. In entrambe le partite la tribuna era strapiena. Ieri addirittura 6 volanti dei carabinieri e della polizia municipale erano presenti sugli spalti a causa della delicata partita che c'era sotto.
Una grande EMOZIONE E SODDISFAZIONE ad entrambi i tre fischi finali delle due partite. Sicuramente quella di ieri però è stata "LA MIA FINALE", quella che ora sento della mia disciplina, il calcio a 5.
Tanti mi dicono… ma chi te l'ha fatto fare a far l'arbitro… e in effetti, entrare in campo con 400 persone sugli spalti, 12 forze dell'ordine, tensione alle stelle perché entrambe le squadre si giocavano la stagione ed io solo soletto, lì in mezzo a quel campo mini, a cercare di dirigere e portare a casa la partita senza problemi. Incredibile: ci sono riuscito!! Nessun espulso, nessun problema con il pubblico, direzione quasi impeccabile!! E' straordinario il calcio a 5, in 30 secondi può cambiare il risultato della partita, in 30 secondi può venire giù il mondo. Corri con i tifosi a 30 cm che urlano, ma tu devi essere concentrato sul campo, altrimenti è finita. E' tutto un mix di concentrazione, determinazione e autorevolezza. Se riesci a unire queste tre parole e metterle in pratica, non ci sono spazi per nessuno.
In queste poche righe vorrei mandare un messaggio ai ragazzi più giovani, che da poco arbitrano oppure a tutti gli altri ragazzi che praticano sport. Non permettete mai a nessuno di dirvi che non avrete futuro e che siete degli "sportivi finiti". C'è sempre un modo per rilanciarsi, per tentare di sfidare se stessi, rimettersi in gioco e in discussione.
Fino a pochi mesi fa, speravo di arrivare in Serie A di calcio, arbitrare un Juve-Inter, fischiare un rigore alla Juve e andare ad esultare sotto la curva degli interisti ahahaha. Invece poi mi sono accorto, che nonostante gli sforzi, i sacrifici fatti in questi 10 anni le mie caratteristiche non mi avrebbero mai permesso di arrivare in quella categoria. Sinceramente non ho passato dei grandi momenti, perché dovevo scegliere se continuare con poche motivazioni oppure aprirmi a una nuova SFIDA, quella di cambiare categoria, lasciando l'eccellenza regionale di calcio per il famoso "calcetto", partendo dall'ultima serie.
Un passaggio che mi ha ridato la spinta e le motivazioni per continuare ad impegnarmi con serietà e con un nuovo obiettivo. Grazie a tutti gli amici-colleghi che mi hanno sostenuto in questa scelta, l'AIA a parte quello che si dice fuori, è una grande famiglia!! In bocca al lupo a tutti e sopratutto BUON DIVERTIMENTO!