Un'emozione dopo l'altra...

di Thomas Bonci, AE OTS

ImageScrivo questo articolo per raccontarvi le emozioni che ho vissuto in questi primi mesi del campionato di calcio. Infatti dopo solo tre gare di juniores provinciali ho avuto una piccola ma gratificante promozione: il 17 ottobre (data che a me non ha portato sfortuna ) ho potuto dirigere Real Metauro-New Relax Rio di juniores regionali. Questa è stata una delle partite più divertenti che ho arbitrato e con una qualità di gioco molto elevata, tenendo conto dell’età dei giocatori delle due squadre. Ma le emozioni non sono finite qui… perché inaspettatamente sono stato designato il 1 novembre per arbitrare Gabicce-Montegaudio, gara di terza categoria. Inizialmente ero un po’ preoccupato, lo ammetto, ma allo stesso tempo contento. E quello che mi ha reso più felice è che questa emozione del debutto ha inciso positivamente nella mia prestazione. La partita è finita 8-1. Tutto sommato non difficile. Ma psicologicamente arbitrare (alla mia età) una partita di terza piuttosto che una di juniores è molto diverso poiché in quest’ultima ci si relaziona con giocatori più grandi di 20 o 30 anni. Ma questo sarà senz’altro positivo per aiutarmi a crescere e maturare sempre di più. Spero quindi di continuare per questa strada sperando di vivere ancora per molto queste emozioni che provano solo gli arbitri che ogni domenica scendono nei campi di tutta Italia.

Impressioni di un debutto... che soddisfazione!

di Michela Maroccini, AE OTS

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Ecco qua il mio debutto: una partita importantissima e, se devo dirla tutta, sono rimasta soddisfatta di più di quello che pensavo!!!
Il campo era quello del Villa S.Martino, per fortuna un campo praticabile.
L’accompagnatore era il presidente Massimo e mi ha aiutato molto anche per la timidezza. Con la sua presenza sono riuscita a svolgere con meno paura tutta la partita. Sì, è vero, alcune difficoltà le ho trovate: nel parlare con i calciatori, nel posizionarmi e soprattutto con il cronometro. Comunque anche i dirigenti mi hanno aiutata molto visto che si vedeva proprio che era la mia prima partita! In campo avevo preso divertimento e non volevo che finisse più quel momento... al fischio finale ero contenta di quello che avevo fatto. I tifosi, i dirigenti, i calciatori e tutte le altre persone presenti, potranno pensare quello che vogliono di quella partita... ma io ne sono fiera ed è questo che ora conta: la SODDISFAZIONE!

Allenatori... dalla parte dell'autonomia

fonte: http://www.aia-figc.it

Divulghiamo uno stralcio dell’editoriale di Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Italiana Allenatori di Calcio, pubblicata sull'ultimo numero della rivista “l’Allenatore” dal titolo “Dalla parte dell’autonomia".

“Il presidente Nicchi ha indicato autonomamente i designatori che compongono la sua nuova squadra, una scelta poi condivisa dalla Federazione, che ha portato al nuovo organigramma Aia per il 2009/2010: una procedura questa che ha provocato reazioni, anche scomposte, se non in alcuni casi grottesche, da parte di organi federali periferici, frutto di una vecchia logica di potere dura a morire. Chi cerca di condizionare gli arbitri chiaramente cerca di condizionare i campionati. Noi, come Aiac, abbiamo invece appoggiato con determinazione questa nuova linea politica, figlia di uno Statuto profondamente ridisegnato: siamo sempre più convinti che deve arrivare il tempo in cui all’arbitro, come giudice sopra le parti, sia richiesto solo qualità, professionalità e autonomia. I club debbono essere interessati ad avere un servizio all’altezza e non preoccuparsi di chi li va ad arbitrare di volta in volta. Vale la pena ricordare che il regolamento deve essere uguale per tutti”.
Il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, così commenta le affermazioni di Ulivieri: “È la prova che si è intrapresa la strada giusta, quella della cooperazione tra tutte le componenti federali nel rispetto reciproco delle proprie autonomie e dei regolamenti”.

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