Una fantastica avventura

Imagedi Claudio Gasparini, a.f.q OTS

Correva l’anno 1978 quando decisi di frequentare il corso per aspiranti arbitri di calcio.
Avevo fino a quel momento giocato a calcio ed ero convinto di conoscere tutte le regole del gioco.
Quando il corso iniziò l’allora responsabile, guarda caso ancora oggi sulla breccia, il mitico Angelo Alberghetti, mi riportò sulla terra e mi fece capire che non avevo la benché minima conoscenza delle regole: ciò è stato il motivo primario che mi ha spinto a ricercare una scrupolosa conoscenza del regolamento del gioco del calcio.
Superai l’esame ed iniziai ad arbitrare. Sapevo da subito che le prospettive erano limitate per una serie infinita di problemi, ma in me già albergava il desiderio di operare come osservatore e mettere le mie conoscenze al servizio dei giovani arbitri. Terminata l’attività come arbitro effettivo mi sono calato totalmente nell’attività di osservatore, allora denominato “commissario speciale”. La mia grande fortuna è stata quella di essere amico del compianto Pierluigi Mattiello che tanto amava i giovani: mi ha trasmesso qualcosa di importante che ho coltivato anche in sua memoria.
Ho dedicato con gioia il mio tempo alla crescita di nuovi arbitri con la speranza di avere trasmesso loro nozioni importanti per arbitrare, ma soprattutto per crescere in un ambiente sano ed utile per affrontare la vita quotidiana.     
Tra i tanti arbitri che ho accompagnato alla prima gara, annovero anche l’attuale presidente della nostra sezione Massimo Del Prete, che già da allora evidenziava qualità da dirigente.
L’impegno profuso nella crescita degli associati, che per me rappresenta puro divertimento, mi ha portato a ricevere diversi attestati di stima, tutti importanti ed egualmente considerati.
Il riconoscimento del consiglio sezionale assegnatomi per la stagione trascorsa e ricevuto dalle mani del presidente nazionale Marcello Nicchi nel corso della festa sezionale, ha suscitato in me una forte emozione che non riesco a quantificare. Tutto questo non è altro che il propellente che mi spinge a dedicare attenzione all’attività arbitrale, hobby nel quale tutti noi della famiglia sezionale abbiamo la possibilità di riversare in maniera altruistica la nostra passione al servizio degli altri.
L’arbitro deve vivere l’associazione con spirito di appartenenza: sono oltre tre decenni che ne faccio parte e vi dico che l’avventura, anzi la FANTASTICA AVVENTURA continua ancora.

Italia, doppia amichevole il 27 e 28 ottobre. Gli azzurri giocheranno a Pesaro ed a Urbino

a cura della redazione 

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Archiviata la tournee giapponese, la nazionale italiana di calcio a 5 tornerà in campo il 27 e 28 ottobre a Pesaro, per un doppio test internazionale contro la Bielorussia, che si disputerà presso il Palafiera. L’impegno sarà particolarmente indicativo, e costituirà un ulteriore passaggio prima della fase finale degli Europei in calendario nel mese di gennaio in Ungheria (gli azzurri sono stati sorteggiati nel girone B con Ucraina e Belgio).Gli azzurri, in passato, hanno già affrontato per quattro volte i bielorussi uscendo sempre vittoriosi. L’ultimo confronto risale al marzo scorso nel girone di qualificazione per l’Europeo in Lituania, quando la squadra di Menichelli si impose per 3 a 0. Malgrado la sconfitta, la Bielorussia riuscì in quella occasione a centrare per la prima volta nella sua storia la qualificazione alla fase finale di un Europeo, grazie al ripescaggio come una delle migliori seconde.

Gare previste: Il primo dei due test si disputerà al Palafiera di Pesaro e sarà trasmesso in diretta da Raisportpiù a partire dalle 20,30 di martedì 27 ottobre.
La seconda sfida si giocherà al Paladolce di Urbino, alle 19 di mercoledì 28 ottobre.

L'articolo di approfondimento dei due incontri lo si può trovare sul sito della divisione calcio a cinque, cliccando qui.

Un debutto tanto atteso... ed ora arrivato!

di Marco Bargnesi, Arbitro Effettivo OTS

ImageCiao a tutti. Per chi non mi conosce sono Marco Bargnesi di Fano, arbitro effettivo a disposizione dell'Organo Tecnico Sezionale. Il titolo ha come riferimento la curiosa situazione dell'associato Luciano Breci.
Contriamente a lui, io ho atteso tanto il mio debutto.
Sto parlando dell'esperienza avuta sabato scorso, 3 ottobre, di arbitrare una partita di juniores provinciali,
DELLA ROVERE- CICOGNA a Orciano.
A Novembre sarà passato un anno dall'esame per diventare arbitro; purtroppo però, dopo le belle prestazioni iniziali, ho avuto diversi problemini fisici e praticamente ho perso tutta la stagione da fine gennaio in avanti...
Sabato ho avuto la possibilità di cominciare a mettermi seriamente in gioco.
Fin dai giorni prima ho cominciato ad entrare nell'ottica della partita e intanto la tensione saliva anche a causa di tutte quelle persone che mi dicevano "Tanto alla prima partita hai sempre l'osservatore!"...
Al sabato, dopo aver dato una bella ripassata al regolamento, sono partito rispettando la solita routine pre-partita
(arrivando un'ora prima al campo per esempio, e non è da me nella vita di tutti i giorni!!! ecc.),ho cominciato e amministrato la partita senza particolari problemi.
A fine partita ero molto sollevato e soddisfatto, credo di aver seguito la gara nel modo migliore da quando ho cominciato ad arbitrare, essendo riuscito a trasformare tutta la tensione che avevo in carica e concentrazione per tutta la partita. Per la cronaca, l'osservatore non c'è stato, in questi casi sono soddisfatto comunque perchè ti accorgi e sai benissimo anche da solo quando una partita è andata bene oppure no.
Lunedì avrò un'importante riconferma; come ho sempre fatto, fino ad oggi, vado in campo con tanto entusiasmo dando il meglio di me con la speranza - che ogni arbitro si auspica prima dell'inizio della partita - che vada tutto bene!
Volevo chiudere rivolgendo un ringraziamento a questa sezione per questa occasione che mi è stato permesso di avere e per tutte le attività associative che vengono previste (anche se troppo spesso non riesco a usufruirne come vorrei a causa dei tanti impegni). Grazie per questa esperienza che continua a farmi crescere sotto l'aspetto umano fuori e dentro il campo.

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