L'intervento di Collina al seminario USSI

Fonte: www.figc.it

“Cerchiamo di mettere meno pressione addosso agli arbitri. Colpa del voyerismo di alcuni che vuole analizzare ogni singolo episodio di ogni singola partita. E in questo modo non si lavora bene”: Pierluigi Collina, commissario della Can di serie A e B, difende la classe arbitrale davanti ai giornalisti sportivi provenienti da tutta Italia, che hanno partecipato al terzo seminario organizzato a Coverciano da Ussi e Figc.
“Ancelotti e Capello – ha continuato il designatore arbitrale – sanno, ad esempio, che in Inghilterra la pressione non esiste al termine di una partita, mentre in Italia c'è. Il gruppo di arbitri italiani sta crescendo, sta acquisendo esperienza, siamo avanti con il lavoro. Il problema in Italia è che serve un aiuto agli arbitri nel fare bene il loro lavoro, ecco perchè occorre dare al nostro mondo serenità”.
Intervento a tutto campo da parte del designatore arbitrale, che ha toccato vari argomenti rispondendo alle domande dei cronisti, anche in merito alle dichiarazioni rilasciate il giorno prima, nella stessa sede, dal ct della Nazionale inglese Fabio Capello. “Gli arbitri non hanno paura della moviola – ha continuato Collina – e in ogni caso le decisioni sull'inserimento di tecnologia nel gioco del calcio dipendono dall'Ifab.
Capello ha un rappresentante inglese nell'Ifab, dunque può muoversi lui in prima persona su questo fronte. Nel '99, rispondendo ad una sollecitazione della Uefa, dissi, come rappresentante degli arbitri, che non eravamo contrari all'utilizzo delle telecamere sulle linee di porta per verificare se il pallone è entrato: è stata scelta la componente umana, iniziando la sperimentazione con due arbitri dietro le linee di porta e vedremo quelli che saranno i risultati. Sull'utilizzo del tempo effettivo che si fa, ad esempio, nel basket, nel calcio si usano le regole del calcio, e soprattutto non capisco tutta questa voglia di cambiare. Nel campionato italiano, noi arbitri stiamo cercando di evitare che una pletora di falli interrompano il gioco: quando sostengo che nel calcio si fischia meno rispetto al passato, ho portato dei numeri a testimoniarlo”. Collina ha anche affrontato gli argomenti relativi all'ultimo week-end, a cominciare dalle polemiche del post Cagliari-Genoa e dallo sfogo del tecnico Gasperini, poi squalificato per un turno, dopo che i collaboratori della Procura federale, secondo quanto spiegato nel comunicato del giudice sportivo, hanno segnalato un insulto rivolto all'arbitro. “Trovo corretto che, sulla vicenda che ha riguardato Gasperini, la Procura federale abbia aperto un'inchiesta per approfondire.
La decisione assunta dagli ispettori federali, che ha portato alla squalifica del tecnico, è un qualcosa di corretto, non un atteggiamento da spie come ha scritto qualcuno. Condivido quello che ha detto il presidente Abete: non ci sono squadre che danno fastidio, ma ci sono arbitri che sbagliano, come sbagliano i giocatori ed i tecnici”.

Tutte le regole... del pallone

Fonte: La gazzetta dello sport

MILANO, 25 ottobre 2009 - La casa editrice Editori Riuniti ha appena dato alle stampe “Calcio. Tutte le regole”, il primo regolamento ufficiale del gioco del calcio, autorizzato dalla Figc. Uno strumento semplice e completo per tutti i tifosi, gli addetti ai lavori, i curiosi, gli appassionati dello sport più seguito e amato d’Italia. Il volume raccoglie tutte le regole che sono alla base del calcio, compresa la guida arbitrale, con in più 32 pagine di illustrazioni a colori. In appendice anche le rose di serie A e B e i calendari di Champions League e Campionato di A, B e Lega Pro. La pubblicazione del regolamento del calcio rappresenta uno stimolo per la trasparenza, che è il fine dell’iniziativa editoriale. Il libro sarà divulgato attraverso dibattiti mirati a riportare nel mondo del calcio distensione e serenità. In quest’ottica, coinvolgendo in primis tutti i protagonisti del mondo del calcio, sono in programma molteplici eventi riguardanti la diffusione del volume. Al centro una grande presentazione ufficiale alla presenza dei vertici delle organizzazioni calcistiche e i rappresentanti del mondo sportivo.
L’intento, già in fase di messa a punto, è quello rendere partecipi quanti più soggetti possibili che fanno parte del mondo del calcio: i calciatori, dai Pulcini dei vivai delle Scuole calcio fino ai campioni di serie A, allenatori, tifosi, giornalisti del settore. Tutto con il grande contributo e appoggio da parte degli arbitri e dell’Aia. Oggi le regole del gioco del calcio sono stabilite dalla Fifa e dalla Federcalcio in collaborazione con l’Associazione italiana arbitri, e per quanto ufficiali, sono soggette a interpretazione. Ma quanti le conoscono davvero? Con “Calcio. Tutte le regole” tutto ciò appartiene al passato visto che il libro è davvero indicato per chi segue le partite, per chi tifa, per chi gioca, per chi arbitra, per chi allena, per chi insegna, per chi vuole appassionarsi al gioco più bello del mondo.

Un'emozione dopo l'altra...

di Thomas Bonci, AE OTS

ImageScrivo questo articolo per raccontarvi le emozioni che ho vissuto in questi primi mesi del campionato di calcio. Infatti dopo solo tre gare di juniores provinciali ho avuto una piccola ma gratificante promozione: il 17 ottobre (data che a me non ha portato sfortuna ) ho potuto dirigere Real Metauro-New Relax Rio di juniores regionali. Questa è stata una delle partite più divertenti che ho arbitrato e con una qualità di gioco molto elevata, tenendo conto dell’età dei giocatori delle due squadre. Ma le emozioni non sono finite qui… perché inaspettatamente sono stato designato il 1 novembre per arbitrare Gabicce-Montegaudio, gara di terza categoria. Inizialmente ero un po’ preoccupato, lo ammetto, ma allo stesso tempo contento. E quello che mi ha reso più felice è che questa emozione del debutto ha inciso positivamente nella mia prestazione. La partita è finita 8-1. Tutto sommato non difficile. Ma psicologicamente arbitrare (alla mia età) una partita di terza piuttosto che una di juniores è molto diverso poiché in quest’ultima ci si relaziona con giocatori più grandi di 20 o 30 anni. Ma questo sarà senz’altro positivo per aiutarmi a crescere e maturare sempre di più. Spero quindi di continuare per questa strada sperando di vivere ancora per molto queste emozioni che provano solo gli arbitri che ogni domenica scendono nei campi di tutta Italia.

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