Imparare dai migliori: arbitri Sauditi a Coverciano

fonte: www.arbitri.com - nove.firenze.it

Nell’ambito del protocollo d’intenti stilato tra la FIGC e la Federazione Saudita sono giunti a Firenze 22 arbitri dell’Arabia Saudita accompagnati dal mediatore linguistico culturale Eddaoudi Tilouani (incaricato direttamente dal Principe), da un membro e dal segretario della Commissione Arbitri del paese arabo. La delegazione – che alloggerà per l’intera durata del ritiro al centro tecnico di Coverciano – resterà in Italia fino al 27 ottobre avendo dunque modo di partecipare alle numerose lezioni tecniche organizzate dall’AIA e di sottoporsi agli allenamenti agli ordini dei preparatori atletici della squadra di Carlo Castagna, che sarà anche protagonista – nella giornata di oggi – di una lezione sulle modalità di preparazione atletica alla prestazione arbitrale. Gli arbitri sauditi hanno già partecipato alle lezioni tecniche tenute da Vincenzo Fiorenza e Antonino Zampaglione (vice-responsabili del Settore Tecnico) e dal designatore Pierluigi Collina, nei riguardi del quale l’ammirazione dei sauditi è pressoché totale. Nei prossimi giorni sono attesi gli interventi dei Commissari CANPRO e CAND Stefano Braschi e Stefano Farina, del Responsabile del Settore Tecnico Alfredo Trentalange, dell’altra vice-responsabile Sabrina Rondoletti, ed infine del responsabile del Perfezionamento Tecnico all’interno dell’Area Formazione, Marco Ivaldi. Ad attenderli all’aeroporto nella giornata di sabato c’era il presidente della sezione arbitri di Firenze, Paolo Tepsich, che seguirà la delegazione saudita nei vari incontri per tutta la durata del ritiro. Domenica la Fiorentina ha garantito la sua ospitalità per assistere alla gara contro il Napoli, mentre numerose sono state le visite nei posti più suggestivi del capoluogo toscano. Il coinvolgimento della sezione fiorentina registra, però, altri importanti interventi: la delegazione straniera ha infatti visitato la sede degli arbitri fiorentini in Via D’Annunzio, apprendendo anche nozioni importanti sull’organizzazione tecnica ed associativa di una sezione arbitri (quella di Firenze è tra le più importanti d’Italia), mentre nella mattinata di domenica ha assistito ad una gara di allievi regionali presso il centro sportivo della Settignanese.

La sezione di Firenze ha inoltre offerto la possibilità ai 22 arbitri sauditi (tra questi due internazionali e cinque assistenti) di sottoporsi a dei test fisici messi a punto dal dott. Leonardo Cappelletti, associato fiorentino laureato in Infermieristica e capo sala presso una struttura privata del capoluogo toscano, che con la collaborazione di Dario Pettini ha curato direttamente la rilevazione dei dati, gli stessi test fisici sottoposti agli associati fiorentini durante il raduno estivo a Castagneto Carducci: “Abbiamo visionato per ogni arbitro determinati parametri, come la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e la saturazione, ed è proprio il monitoraggio di quest’ultima, ovvero l’ossigenazione dei tessuti periferici, è un aspetto molto importante, perché permette di approfondire la condizione fisica dell’arbitro e capirne il grado di allenamento nel corso del tempo”. Consigli preziosi di cui gli arbitri sauditi faranno sicuramente tesoro visto l’attenzione e la curiosità mostrata verso queste moderne rilevazioni, al pari della lezione tecnica tenuta da un altro associato fiorentino, il dott. Nicola Sereni (psicoterapeuta), che ha mostrato ai colleghi arabi l’importanza che può rivestire, oltre ai parametri della condizione atletica e della dieta alimentare, quello della personalità. Così come illustrato agli associati fiorentini nel corso del raduno estivo, il dott. Nicola Sereni ha spiegato la teoria dell’enneagramma dell’arbitraggio, ovvero essere consapevoli delle proprie caratteristiche predominanti ed indirizzarle verso una ‘giusta via’, senza cambiare se stessi, ma bensì imparando a servirsi (mediando) di tutte le risorse comportamentali innate in ognuno di noi, senza restare su un’unica posizione, su un’unica caratteristica, e dunque adeguandosi ai diversi contesti e gestendo le proprie emozioni.

Molto soddisfatto – sotto tutti i punti di vista – Eddaoudi Tilouani, assistente della delegazione incaricato direttamente dal Principe saudita: “Non possiamo che esprimere la nostra gratitudine per la splendida accoglienza che ci è stata riservata, un’accoglienza vera e sincera sia sotto il profilo umano, che tecnico. Abbiamo notato il vero piacere con cui i rappresentanti dell’AIA hanno tenuto le lezioni tecniche, così come hanno seguito gli allenamenti. Inoltre rivolgiamo un particolare ringraziamento al presidente Paolo Tepsich, la cui disponibilità nei nostri confronti è ammirevole ”; Eddaoudi Tilouani ribadisce, inoltre, come la scelta dell’Italia come sede del ritiro sia stata ponderata: “L’anno scorso il Principe saudita con il suo staff, composto da esperti dello sport, ha visitato numerosi paesi (Germania, Francia, Spagna, Marocco, Argentina, Brasile, etc.) per individuare la sede ideale per ospitare il ritiro ed ha deciso di scegliere la sede italiana di Coverciano”. Senza dubbio la competenza tecnica del settore arbitrale italiano ha inciso sulla scelta di Coverciano, come confermato dalle parole dei membri della Commissione arbitri saudita: “Riteniamo la categoria arbitrale italiana tra le più preparate al mondo e Collina il miglior arbitro di tutti i tempi”.

Una fantastica avventura

Imagedi Claudio Gasparini, a.f.q OTS

Correva l’anno 1978 quando decisi di frequentare il corso per aspiranti arbitri di calcio.
Avevo fino a quel momento giocato a calcio ed ero convinto di conoscere tutte le regole del gioco.
Quando il corso iniziò l’allora responsabile, guarda caso ancora oggi sulla breccia, il mitico Angelo Alberghetti, mi riportò sulla terra e mi fece capire che non avevo la benché minima conoscenza delle regole: ciò è stato il motivo primario che mi ha spinto a ricercare una scrupolosa conoscenza del regolamento del gioco del calcio.
Superai l’esame ed iniziai ad arbitrare. Sapevo da subito che le prospettive erano limitate per una serie infinita di problemi, ma in me già albergava il desiderio di operare come osservatore e mettere le mie conoscenze al servizio dei giovani arbitri. Terminata l’attività come arbitro effettivo mi sono calato totalmente nell’attività di osservatore, allora denominato “commissario speciale”. La mia grande fortuna è stata quella di essere amico del compianto Pierluigi Mattiello che tanto amava i giovani: mi ha trasmesso qualcosa di importante che ho coltivato anche in sua memoria.
Ho dedicato con gioia il mio tempo alla crescita di nuovi arbitri con la speranza di avere trasmesso loro nozioni importanti per arbitrare, ma soprattutto per crescere in un ambiente sano ed utile per affrontare la vita quotidiana.     
Tra i tanti arbitri che ho accompagnato alla prima gara, annovero anche l’attuale presidente della nostra sezione Massimo Del Prete, che già da allora evidenziava qualità da dirigente.
L’impegno profuso nella crescita degli associati, che per me rappresenta puro divertimento, mi ha portato a ricevere diversi attestati di stima, tutti importanti ed egualmente considerati.
Il riconoscimento del consiglio sezionale assegnatomi per la stagione trascorsa e ricevuto dalle mani del presidente nazionale Marcello Nicchi nel corso della festa sezionale, ha suscitato in me una forte emozione che non riesco a quantificare. Tutto questo non è altro che il propellente che mi spinge a dedicare attenzione all’attività arbitrale, hobby nel quale tutti noi della famiglia sezionale abbiamo la possibilità di riversare in maniera altruistica la nostra passione al servizio degli altri.
L’arbitro deve vivere l’associazione con spirito di appartenenza: sono oltre tre decenni che ne faccio parte e vi dico che l’avventura, anzi la FANTASTICA AVVENTURA continua ancora.

Italia, doppia amichevole il 27 e 28 ottobre. Gli azzurri giocheranno a Pesaro ed a Urbino

a cura della redazione 

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Archiviata la tournee giapponese, la nazionale italiana di calcio a 5 tornerà in campo il 27 e 28 ottobre a Pesaro, per un doppio test internazionale contro la Bielorussia, che si disputerà presso il Palafiera. L’impegno sarà particolarmente indicativo, e costituirà un ulteriore passaggio prima della fase finale degli Europei in calendario nel mese di gennaio in Ungheria (gli azzurri sono stati sorteggiati nel girone B con Ucraina e Belgio).Gli azzurri, in passato, hanno già affrontato per quattro volte i bielorussi uscendo sempre vittoriosi. L’ultimo confronto risale al marzo scorso nel girone di qualificazione per l’Europeo in Lituania, quando la squadra di Menichelli si impose per 3 a 0. Malgrado la sconfitta, la Bielorussia riuscì in quella occasione a centrare per la prima volta nella sua storia la qualificazione alla fase finale di un Europeo, grazie al ripescaggio come una delle migliori seconde.

Gare previste: Il primo dei due test si disputerà al Palafiera di Pesaro e sarà trasmesso in diretta da Raisportpiù a partire dalle 20,30 di martedì 27 ottobre.
La seconda sfida si giocherà al Paladolce di Urbino, alle 19 di mercoledì 28 ottobre.

L'articolo di approfondimento dei due incontri lo si può trovare sul sito della divisione calcio a cinque, cliccando qui.

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