Erio Iori, componente del comitato nazionale dell'AIA è stato ospite, nella riunione tecnica obbigatoria del 4 dicembre u.s. presso la sezione AIA di Pesaro. Davanti ai nuovi 24 associati che il giorno prima hanno superato brillantemente l'esame e sono diventati nuovi arbitri effettivi, ha tenuto una ricca lezione tecnica. Riportiamo qui di seguito due articoli sulla serata di due nostri associati: il primo di Thomas Bonci, autore anche della foto, ed il secondo di Ilaria Cleri, entrambi arbitri effettivi a disposizione dell'organo tecnico sezionale.
Venerdì 4 dicembre 2009 presso la sezione AIA di Pesaro si è svolta la sesta riunione tecnica obbligatoria collettiva della stagione. Ospite della serata Erio Iori, componente del Comitato Nazionale AIA. Hanno partecipato alla riunione anche i 24 nuovi arbitri che il giorno prima hanno brillantemente superato l’esame di ammissione e che ora sono entrati a far parte della grande famiglia degli arbitri di Pesaro. Iori, nel suo discorso, si è soffermato su due punti fondamentali: il rispetto e la formazione. Il rispetto, importante in campo e fuori: l’arbitro deve essere sempre rispettato così come lo devono essere i calciatori. Non devono essere tollerati infatti episodi di razzismo e di violenza, compresi quelli contro l’arbitro. L'importanza di questo aspetto è data anche dalla FIFA che da quest’anno ha preso come motto proprio la parola “Respect”. L'importanza di una formazione continua poi serve per imparare cose nuove e migliorarsi sempre di più. Questa va di pari passo con la partecipazione associativa: ogni arbitro si deve sentire parte di un gruppo inizialmente di carattere provinciale, poi di carattere regionale e infine nazionale a seconda dei gradini che un arbitro riesce a salire. La forza dell’arbitro si riconosce proprio dal senso di appartenenza a questo grande gruppo. Durante la riunione ci si è soffermati anche su altre tematiche e dopo alcune domande rivolta da associati, Erio Iori ha concluso la serata con un grosso in bocca al lupo rivolto a tutti i neo-arbitri, sperando che anche loro vivano questa esperienza nel migliore dei modi. (Thomas Bonci)
A distanza di sole due settimane, dopo l’entusiasmante riunione tecnica tenuta da Claudio Caprini, la sezione di Pesaro ha avuto l’onore e il piacere di conoscere un altro personaggio di carattere nazionale: Erio Iori. Prima di cedere la parola all’illustre ospite, il presidente Massimo Del Prete ha anticipato alcuni brevi frammenti della sua carriera arbitrale che, dopo 5 anni di presidenza nella sua Sezione di Parma in cui ha potuto crescere molti giovani, e già da alcuni anni osservatore alla CAN A/B, da quest’anno ricopre anche il ruolo di componente del comitato nazionale. Il graditissimo ospite ha aperto la riunione parlando di RESPECT, ovvero rispetto, che da quest’anno è diventato il nuovo slogan UEFA; una piccola parola questa che racchiude in sé un concetto molto importante, e troppo trascurato nel calcio moderno, da intendere non soltanto come rispetto verso il prossimo, ma anche verso noi stessi e verso i nostri doveri perché essere arbitro di calcio non è solo un modo di fare, ma soprattutto un modo di vivere, pertanto richiede un impegno molto maggiore di qualsiasi altro sport in quanto all’arbitro è affidato il difficile compito di vigilare sul rispetto delle regole. Uno degli aspetti fondamentali per un arbitro è la maturità, ha proseguito poi Iori, che è quel valore aggiunto che permette ad un giovane di imparare con umiltà da chi ci sta accanto e ci segue in sezione nel nostro percorso di crescita, e che, invece, dopo la partita ci permette di ascoltare i preziosi consigli dell’osservatore sempre in un’ottica costruttiva. Per gli associati pesaresi è stato dunque un altro incontro di grande spessore arricchito anche dalla partecipazione dei nuovi colleghi che pochissimi giorni fa sono entrati a far parte della grande famiglia arbitrale. (Ilaria Cleri)