Nicchi: sudditanza è una parola che non esiste più

fonte: www.repubblica.it
 
Il presidente dell'AIA, Marcello Nicchi, promuove senza riserve il gruppo dei giovani direttori di gara impegnati sui campi di serie A: lo fa al termine del consueto incontro al giro di boa del campionato con le squadre. "Se c'è una parola che non esiste
più nel vocabolario degli arbitri è sudditanza: il voto a questa squadra è decisamente da 7. Questa è una squadra vera - ha proseguito Nicchi - non ci sono i big e quelli che non si sa chi sono perchè tutti possono arbitrare qualsiasi partita. Oggi in più c'è la comunicazione e la nostra grande soddisfazione e aver toccato con mano che tutti sono interessati a quello che facciamo". Indicativi i dati forniti dal designatore Stefano Braschi: in particolare la diminuzione dei falli a partita passati da 36 a 31. Una cifra che avvicina il campionato italiano a quelle più importanti europeo, compresa la Premier League che registra 24,7 falli a partita, mentre la Liga ne conta 30,6. Quanto ai fuorigioco sono 2262 le segnalazioni con 95 errori complessivi: ovvero il 4,2% di errori fatti dagli arbitri con una media di mezzo per partita. "Anche le macchine hanno difficoltà a fare queste percentuali - ha detto Braschi - quanto ai falli ci stiamo allineando ai dati dell'Europa che conta".

Intervista a Stefano Braschi, designatore CAN A

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Stefano Braschi, è difficile essere l´erede di Pierluigi Collina?
«Io non ho mai cercato di scimmiottare nessuno ma di essere quello che sono: non mi sono mai posto quindi il problema di dover sostituire Collina, che mi ha lasciato un gruppo eccezionale dal punto di vista professionale».

C´è chi sostiene che lei sia un designatore dimezzato, con Marcello Nicchi, presidente degli arbitri, a decidere…
«All'inizio è vero, forse, all´esterno qualche messaggio è stato capito male. Ma le assicuro che io non mi sono mai sentito un designatore dimezzato, Nicchi non è mai intervenuto nelle mie scelte, è una persona estremamente corretta: se le cose vanno bene il merito è degli arbitri, se vanno male il demerito è mio. Solo mio. Chiaro?».

Errori clamorosi a inizio anno anche di arbitri di primo livello (vedi Rocchi in Cesena-Lecce e Rizzoli in Parma-Genoa), proteste furibonde dei club: ha temuto di saltare?
«C´è stata una pressione eccessiva, un atteggiamento anomalo mai successo in passato. I motivi? Li tengo per me. Ma siamo stati bravi a non perdere mai la testa e tenere la rotta. Piuttosto, agli errori di Rocchi e Rizzoli aggiungerei quello di Russo in Brescia-Roma: noi ammettiamo i nostri sbagli».

Vi accusano di essere troppo buoni: solo cartellini gialli e non rossi.
«Sbagliato. Non è così. I rossi sono in linea col passato, noi cerchiamo solo di arbitrare in modo europeo, di dare un taglio diverso. D'altronde, molte nostre squadre giocano in Europa. Ma non esiste affatto tolleranza sui fatti violenti. La testata di Eto'o è sfuggita? Ma quello è un errore: non c´entra nulla con la linea che ho dato agli arbitri. I giocatori l´apprezzano, c´è maggiore collaborazione. Ha visto che non ci sono più quelle bolge, quei capannelli intorno all'arbitro? Era una brutta abitudine, molto italiana. Speriamo di continuare così anche nel 2011…».

Ma coi dirigenti non sempre va bene: Galliani e Preziosi si sono lamentati con lei, proprio in tribuna.
«Con Preziosi nessun problema, è stato un dialogo civile. Con Galliani poi ci conosciamo da tanti anni. Roba di sport, finita lì… Semmai, allenatori e dirigenti dovrebbero essere più cauti nelle dichiarazioni che fanno dopo la partita, a freddo. Ma mi rendo conto che questo è un campionato equilibratissimo, molto più difficile per tutti. Anche per noi».

Valeri e Mazzoleni promossi internazionali: Russo bocciato: forse perché «comunista» come ha detto Berlusconi?
«Ma no… Davvero, è comunista? Non lo so. Noi non abbiamo queste abitudini di conoscere le idee politiche degli altri. Russo è un arbitro giovane che ha solo avuto un inizio di stagione un po´ traballante. Ma si sta riprendendo. Ho un gruppo, mi creda, di ragazzi che crescono molto come mentalità e io farò il possibile per garantire alle 20 squadre di A tutti gli arbitri. Per ora nessuno ha diretto più di due volte la stessa squadra, e questo è abbastanza rivoluzionario».

Fulvio Bianchi - La Repubblica

Nuove fasce di merito UEFA: promosso tre italiani

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È stato pubblicato dall'UEFA il consueto elenco con tutti gli arbitri suddivisi per categorie di merito, valido per la seconda metà della stagione in corso.
Molte novità riguardo i nostri fischietti. Trovano la promozione: Tagliavento (da Categoria 2 a Premier Development), Orsato e Damato (entrambi da Categoria 3 a Categoria 2).
Restano fermi Rocchi e Rizzoli (Elite), Banti (Categoria 2), Bergonzi e De Marco (Categoria 3).
I nuovi immessi Mazzoleni e Valeri partono dalla Categoria 3.

Per quanto riguarda gli arbitri di altri paesi, ci sono alcuni ritiri illustri che non possiamo non elencare:
Terje Hauge (Norvegia)
Alain Hamer (Lussemburgo)
Claus Bo Larsen (Danimarca)

Tutto l'elenco con la nuova situazione è consultabile nel file allegato.
 

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