PROSSIMA RIUNIONE TECNICA

Si comunica che la prossima riunione tecnica collettiva è prevista per VENERDI' 7 MAGGIO 2010 alle ore 21.00.

 

Mi mancano i "miei ragazzi"

di Gianni Spigarelli, OA OTS
 
Non tutti mi conoscono, quindi mi presento: sono Gianni Spigarelli, uno dei meno giovani della Sezione. Come arbitro non ho fatto molta “strada”, come osservatore abbastanza.

Ho avuto però il piacere per sette anni di essere Organo Tecnico Sezionale. E’ stato un periodo indimenticabile, seppur impegnativo. Eravamo una bella squadra: Massimo come Presidente, Danilo con il sottoscritto Vice, l’efficientissimo segretario Nicola che era sempre in sezione, anche di notte. 
Avevo, poi, degli ottimi collaboratori: l’affidabile Aldo, l’aiutante per le designazioni Roberto, nonché nonno Angelo.

In questi anni ho visto “nascere” e poi “crescere” molti ragazzi interessanti: Losito Raffaele, Mei, Pompei, Serfilippi, Carbonari, Gasparini, ecc… Altri, invece, si sono “persi” strada facendo.

I miei ragazzi, così li chiamavo, mi hanno dato tante soddisfazioni ed è emozionante quando li rivedo sui campi di serie D, eccellenza, promozione.

Lasciare dopo diversi anni è stato molto triste, ma dovevo farlo: quando questo incarico mi cominciava a “pesare” ho deciso, a malincuore, di lasciarlo. Ma mi mancano i miei ragazzi, le loro telefonate  a fine gara, le loro ansie per gli osservatori avuti, la loro vicinanza in Sezione.

Per motivi familiari non frequento assiduamente la Sezione, ma seguo settimanalmente le loro designazioni e con diversi di loro mi sento ancora.

Ora, quando Massimo mi chiama per andare a vedere un arbitro, mi sento felice e cerco di trasmettere la mia esperienza di osservatore ai giovani. Non mi interessano la categoria o la rilevanza della gara. L’importante è far “crescere”, prima come uomo, poi come arbitro, i giovani Colleghi.

Agli arbitri dico: allenatevi perché è la cosa primaria. Vale la pena impegnarsi, frequentare la Sezione ed osservare chi è arrivato in alto. Coloro che hanno raggiunto traguardi importanti lo hanno fatto perché si sono impegnati e lo hanno voluto. Ognuno può ottenere ottimi risultati. In ogni modo, l’importante è divertirsi e stare tra amici.

Mi scuso se ho dimenticato di menzionare qualche nominativo, ma ormai la memoria non è come quella di Angelo, il  giovane dei meno giovani…

Il presidente operaio

fonte: www.arbitri.com

Se fosse un film, il titolo potrebbe essere "Il curioso caso di Giorgio Lops", con chiaro riferimento al personaggio di Benjamin Button. Come il protagonista della pellicola di David Fincher, infatti, Lops ringiovanisce magicamente. E così, vent´anni dopo, il cerchio si chiude. Correva l´anno 1990, partita di Esordienti: Cenisia-Barcanova. E´ questo l´esordio da arbitro per Giorgio Lops, attuale presidente della sezione arbitri di Torino. Figlio d´arte, arriva ad arbitrare prima in Serie C, poi in cadetteria, riuscendo a collezionare anche qualche direzione nella massima serie. Dopo Calciopoli, il ritiro e la scrivania. Almeno fino a due giorni fa. Partita di Allievi regionali `94, di fronte River Mosso e, sorpresa, ancora il Cenisia. L´arbitro designato non si presenta per un malore. Le due squadre decidono quindi di chiamare l´Aia. Lops ne viene informato e, come da protocollo, prende il telefono per verificare le eventuali disponibilità. Invano. E allora il presidente si alza dalla scrivania, prende il borsone, sale in macchina e si dirige in via Cavagnolo: «Ho provato a contattare qualche associato, ma senza fortuna: è difficile reperire un fischietto con così poco preavviso. Inoltre, tra recuperi e turni infrasettimanali, tutti erano già organizzati. E quindi mi sono detto: "Arbitro io". Fortunatamente riesco ancora ad arbitrare queste categorie: con i grandi avrei qualche problema in più (se la ride, ndr)». Direzione impeccabile, a detta dei protagonisti. «Ottimo arbitraggio, ma quello che mi ha colpito è stata l´umiltà. I giovani dovrebbero prendere esempio. Ogni tanto capita qualche esordiente un po´ arrogante: invece lui, nonostante la carriera, è venuto ad arbitrare una gara di Allievi Fascia B con un´umanità veramente incredibile». Così Vanni Ferrari, allenatore del Cenisia. Un esempio, sicuramente, da mostrare anche agli ex colleghi. Ai piani alti, insomma, dove serpeggia l´arrivismo e le ambizioni (nonché gli stipendi) sono maggiori dei sacrifici. Nicchi e Collina prendano nota anche di questo.

 

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