Mi mancano i "miei ragazzi"
Ho avuto però il piacere per sette anni di essere Organo Tecnico Sezionale. E’ stato un periodo indimenticabile, seppur impegnativo. Eravamo una bella squadra: Massimo come Presidente, Danilo con il sottoscritto Vice, l’efficientissimo segretario Nicola che era sempre in sezione, anche di notte.
Avevo, poi, degli ottimi collaboratori: l’affidabile Aldo, l’aiutante per le designazioni Roberto, nonché nonno Angelo.
In questi anni ho visto “nascere” e poi “crescere” molti ragazzi interessanti: Losito Raffaele, Mei, Pompei, Serfilippi, Carbonari, Gasparini, ecc… Altri, invece, si sono “persi” strada facendo.
I miei ragazzi, così li chiamavo, mi hanno dato tante soddisfazioni ed è emozionante quando li rivedo sui campi di serie D, eccellenza, promozione.
Lasciare dopo diversi anni è stato molto triste, ma dovevo farlo: quando questo incarico mi cominciava a “pesare” ho deciso, a malincuore, di lasciarlo. Ma mi mancano i miei ragazzi, le loro telefonate a fine gara, le loro ansie per gli osservatori avuti, la loro vicinanza in Sezione.
Per motivi familiari non frequento assiduamente la Sezione, ma seguo settimanalmente le loro designazioni e con diversi di loro mi sento ancora.
Ora, quando Massimo mi chiama per andare a vedere un arbitro, mi sento felice e cerco di trasmettere la mia esperienza di osservatore ai giovani. Non mi interessano la categoria o la rilevanza della gara. L’importante è far “crescere”, prima come uomo, poi come arbitro, i giovani Colleghi.
Agli arbitri dico: allenatevi perché è la cosa primaria. Vale la pena impegnarsi, frequentare la Sezione ed osservare chi è arrivato in alto. Coloro che hanno raggiunto traguardi importanti lo hanno fatto perché si sono impegnati e lo hanno voluto. Ognuno può ottenere ottimi risultati. In ogni modo, l’importante è divertirsi e stare tra amici.
Mi scuso se ho dimenticato di menzionare qualche nominativo, ma ormai la memoria non è come quella di Angelo, il giovane dei meno giovani…