Il Personaggio della Settimana: Oliver Gunsch
Cosa vuol dire per te essere arbitro? Per me essere arbitro vuol dire vivere il calcio dentro il campo. Concentrarsi, correre, sudare, provare emozioni e non semplicemente guardare la partita da un divano o da una tribuna. Quello lo possono fare tutti ma a me piace provare sensazioni vere.
Raccontaci le tue emozioni del debutto in Terza Categoria. Il mio debutto è stato un debutto insolito. Anzi tutto come tutti i debutti che ho fatto non me lo aspettavo ed è stato per me una piacevole sorpresa. La location era l'ideale, il comunale di Muraglia, in poche parole sotto casa. Nonostante l'ambiente conosciuto le emozioni erano tante e forti. Per non sbagliare nulla sono arrivato al campo un' ora e un quarto prima dell'inizio della gara. E' stata un'ora di ansie e dubbi ma come sempre dopo il fischio di inizio tutto è svanito. Minuto dopo minuto, fischio dopo fischio, sono arrivato alla fine della partita e mi sono detto: "Ma è già finita? Peccato mi stavo divertendo."
Quale evento ricordi più volentieri dei tuoi trascorsi arbitrali? E qual è l'aneddoto più curioso? Penso che il ricordo della mia prima partita mi accompagnerà per sempre. 6 Gennaio, 9:00, tempesta di neve, ma per l'arbitro si gioca. L'aneddoto che mi piace ricordare parla di come sono venuto a sapere che cercavano ragazzi per il corso arbitri. Piena estate, forse poteva essere il 20 Agosto, pieno pomeriggio. Ricordo benissimo che c'era un sole rovente, classica giornata torrida ed io me ne stavo comodamente seduto sulla mia sedia da regista con i miei amici al bar in spiaggia. Sicché tra una Cocacola, un tresette ed una pizzetta vediamo avvicinarsi un uomo molto provato dal caldo, con un bermuda nero ed una polo nero con il logo FIGC. Arrivato al nostro tavolo dice: "ragazzi cosa fate quest'inverno? Vi andrebbe di venire a fare gli arbitri?" Al che ci siamo guardati e ci siamo detti: "certo che hanno proprio bisogno di arbitri per venirli a cercare anche in spiaggia". Quell'uomo era il Presidente di Sezione. Grazie al lavoro da lui svolto ci siamo presentati in quattro al nuovo corso.