2 maggio 2015 - Andrea Mei debutta come IV uomo in Serie B

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ImageAl termine della prima stagione alla CAN PRO il nostro associato Andrea Mei approda come IV uomo in serie B.
Questo fine settimana lo si vede designato nella gara VICENZA - ENTELLA che vede come arbitro Gavillucci e come assistenti arbitrali Mondin e Zappatore. 
Il Presidente di sezione, unito a tutti gli associati, rivolge ad Andrea un in bocca al lupo per l'avventura ed un grazie per il ruolo che ricopre anche all'insegna dell'immagine che dà della sezione di Pesaro in giro per l'Italia quale associato impegnato sul campo e nella vita associativa, sia per la crescita personale nel ruolo che per quella di giovani associati.

Ridolfi e Mastri: riunione con il Settore Tecnico

di Ilaria Cleri, AE OTR
ImageGiovedì 5 marzo, presso i locali della sezione di Pesaro, si è svolta la riunione con il Settore Tecnico: su invito del Presidente Luca Foscoli ed alla presenza di una platea gremita, i relatori Carlo Ridolfi della sezione di Ancona e Gianluca Mastri di Jesi hanno tenuto una riunione incentrata sull'analisi di numerosi filmati che hanno fatto da spunto per esaminare i diversi aspetti della gestione di una gara. I filmati mostrati racchiudevano diverse situazioni quali la chiara occasione da rete, i falli di mano, la mass confrontation e i gravi falli di gioco. Particolarmente interessante ed efficace é stata l'impostazione dei lavori durante i quali sono stati visionati in parallelo episodi inerenti sia gare di calcio a 11 sia di calcio a 5: mettendo inizialmente in risalto tanto le differenze quanto le analogie tra queste due "attivita arbitrali", ad esempio in termini di velocità del gioco e di decisioni tecniche, i due ospiti hanno saputo estrapolare sapientemente una serie di indicazioni di estrema importanza per l'ottimizzazione dell'operato di un arbitro a prescindere dal tipo di categoria o tipologia calcistica nella quale sia chiamato ad operare. In tal senso è stato evidenziato come nel calcio a 5  il terreno di gioco più ristretto favorisca il contatto tra i calciatori e quindi l'agonismo, e ciò richiede all'arbitro tempi di reazione molto più rapidi, a differenza del calcio a 11 dove, invece, la maggiore ampiezza del campo ed il gioco più lento  riducono il contatto con i calciatori lasciando un attimo di tempo e di serenità in più per decidere.
In linea generale è stato sottolineato quanto sia importante che l'arbitro sappia farsi trovare presente soprattutto nelle situazioni chiave della gara e sia in grado di assumere con tempestività il congruo provvedimento tecnico-disciplinare, guadagnando la maggior credibilità possibile; al tempo stesso è stato posto l'accento sulle problematiche che risiedono nella capacità di gestione della tensione e dello stress emotivo. Infatti, come spiega in modo particolarmente esauriente Ridolfi, si possono verificare situazioni nelle quali l'arbitro, dopo aver assunto una decisione tecnica, venga pressato da uno o più calciatori, in una specie di mobbing, in modo da distrarlo con le proteste ed indurlo all'errore. Per evitare di incorrere in questa tipologia di situazioni l'arbitro deve fare ricorso a tutti i mezzi in proprio possesso, a cominciare da un'efficace opera di prevenzione che gli consenta di prevedere l'evento successivo già dal momento del fischio, fino ad approdare ad alcune piccole "astuzie": mai rimanere fermi sul punto di battuta di un calcio di punizione per evitare che i calciatori alimentino proteste e spostino la concentrazione dell'arbitro su un pensiero laterale di eventi successi in precedenza; sta alla bravura dell'arbitro capire quando invece la sua presenza si renda indispensabile per stemperare gli animi e prevenire situazioni di mass confrontation.
È stata una riunione di altissima qualità, davvero impreziosita da due ospiti come Carlo e Gianluca che da ottimi relatori  e forti del grande bagaglio di esperienza acquisito sui campi di gioco, hanno saputo interagire e rendere partecipi i presenti con grande professionalità.
Un ringraziamento particolare va a loro, rappresentanti di un Settore Tecnico che mai come in questi ultimi anni si sta dedicando con grande sforzo e dedizione alla crescita professionale di ognuno di noi, facendoci sentire elementi importanti di un gruppo molto unito.

Luca Colosimo, 30 anni della Sezione di Torino, perde la vita in un incidente

a cura della redazione
 
ImageIeri pomeriggio Luca Colosimo, arbitro CAN PRO della sezione di Torino, 30 anni, aveva diretto Spal-Prato, la sua dodicesima gara di LegPro a Ferrara, e stava tornando a casa a Torino, quando per cause in corso di accertamento ha perso il controllo del veicolo. Luca ha perso la vita così, in nottata, in un tragico incidente stradale.
Il presidente della sezione di Pesaro Foscoli, unito al  vicepresidente Mei collega di Luca nello stesso organico arbitrale, al vicepresidente Cesaroni, al consiglio direttivo sezionale ed a tutti gli arbitri pesaresi, sono vicini alla sezione di Torino ed alla famiglia Colosimo per il tragico evento, unendosi così alla grande famiglia dell'AIA composta da 35000 associati che domenicalmente viaggiano per garantire un servizio di qualità alla FIGC. 
 
(vedi articolo sito AIA - http://www.aia-figc.it/dettaglio.asp?ID=10564)
 

 

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