Riunione tecnica con l'arbitro internazionale Daniele Orsato

Dunque, oltre a lavorare sulla parte atletica per risultare credibili nel nostro operato di giudici in campo, è fondamentale usare la testa, perché solo attraverso un lavoro costante su se stessi è possibile migliorarsi. “L’umiltà nel non sentirsi mai arrivati, ma di sapersi mettere in gioco anche a seguito di errori, è fondamentale se vogliamo continuare a crescere come persone e come arbitri, dice, e per questo la Sezione rappresenta il luogo di
elezione”. Nella seconda parte della riunione si è passati alla visione di filmati tecnici che riguardano alcune situazioni gioco in gare dirette proprio dallo stesso Orsato, testimonianza, questa, di grande capacità di autocritica e di messa in gioco, oltre che di umiltà. Qui si è soffermato con i presenti sulla discussione di episodi regolamentari ed è stato particolarmente abile nello spiegare alcune situazioni di causa-effetto a seguito della gestione, in modi diversi, di alcuni calciatori. “Bisogna darsi delle priorità in campo, ha spiegato, sul tecnico, disciplinare e proteste, mantenendo uniformità nelle decisioni che si assumono.  L'arbitro capace di pensare meno durante i 90 minuti è quello che riuscirà ad arbitrare con maggior serenità e concentrazione per tutta la gara, perché comunque gli errori sono inevitabili, ma la differenza è nel saperli superare immediatamente”. Ascoltando Orsato sono il carisma e la mentalità determinata che colpiscono maggiormente, perché se da un lato le capacità tecniche sono visibili semplicemente attraverso uno schermo del televisore, dall’altro lato lo spessore umano è emerso in questa serata conviviale, dove, con grande disponibilità, ha messo al servizio della sezione pesarese la propria esperienza. La riunione si è conclusa con numerose domande e curiosità dei presenti, soprattutto da parte degli associati più giovani, i quali, al termine dell’incontro, non hanno rinunciato ad una foto con l’illustre ospite. L’intera sezione non può che ringraziare Daniele per tutti gli insegnamenti trasmessi in breve tempo e ancora una volta si è sentita orgogliosa di appartenere alla grande famiglia dell'Associazione Italiana Arbitri. 

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