Il Personaggio della Settimana: Antimo Andolfi
Raccontaci le emozioni che hai vissuto fino ad oggi nella tua carriera arbitrale con particolare riferimento al debutto in terza categoria. Non è da tanto che arbitro, da quasi un anno,ma posso dire lo stesso che ho avuto molte soddisfazioni e ho provato diverse emozioni. Sicuramente le emozioni più belle sono quelle del passaggio di categoria. Infatti per me l’ultima emozione è stata proprio quella della promozione in terza categoria: non vedevo l’ora di farla. E così, circa un mese fa, ho arbitrato la mia prima partita: subito ho notato la netta differenza rispetto alla categoria “Under 18” , c’era un clima totalmente diverso. Chiaramente è stato molto più impegnativo e difficile ma credo di essermela cavata abbastanza bene.
Qual è secondo te la caratteristica più importante di un arbitro? A chi ti ispiri e qual è il tuo arbitro preferito?
Secondo me l’abilità più importante che deve avere un arbitro è sicuramente quella di mantenere sempre la calma, la concentrazione e di essere lucidi in qualsiasi momento della partita, dal primo all’ultimo minuto. Io mi ispiro a due arbitri: il primo è Nicola Rizzoli della sezione di Bologna e il secondo è Paolo Tagliavento della sezione di Terni.
Un tuo pregio ed un tuo difetto? Per quanto riguarda me come persona, direi che un pregio è quello di riuscire a socializzare molto facilmente con le persone e direi che in questo ambiente è molto importante, un mio difetto invece è che sono un po’ permaloso. Invece per quanto riguarda me come arbitro direi che non posso dirlo io ma deve giudicare il mio organo tecnico.
Qual è secondo te la caratteristica più importante di un arbitro? A chi ti ispiri e qual è il tuo arbitro preferito?
Secondo me l’abilità più importante che deve avere un arbitro è sicuramente quella di mantenere sempre la calma, la concentrazione e di essere lucidi in qualsiasi momento della partita, dal primo all’ultimo minuto. Io mi ispiro a due arbitri: il primo è Nicola Rizzoli della sezione di Bologna e il secondo è Paolo Tagliavento della sezione di Terni.
Un tuo pregio ed un tuo difetto? Per quanto riguarda me come persona, direi che un pregio è quello di riuscire a socializzare molto facilmente con le persone e direi che in questo ambiente è molto importante, un mio difetto invece è che sono un po’ permaloso. Invece per quanto riguarda me come arbitro direi che non posso dirlo io ma deve giudicare il mio organo tecnico.
Qual è l'obiettivo che speri di raggiungere in questa stagione sportiva? L’obiettivo che spero di ottenere al termine di questa stagione è di arbitrare almeno una partita in prima categoria, anche se credo che sarà difficile.