Arbitri... si nasce o si diventa? Convegno a Milano di Basket
Le proposte e le iniziative già avviate sono state diverse, come spiega Sergio Borroni, Presidente del Comitato italiano Arbitri per la Regione Lombardia: “Da qualche settimana stiamo coinvolgendo i mini-arbitri nei pre-gara della serie A. Per questi ragazzini l’emozione di arrivare sul campo in mezzo ai professionisti è indescrivibile: per loro è la realizzazione di un sogno, ma anche uno stimolo straordinario per raggiungere in prima persona quel traguardo. Altra iniziativa che vogliamo fortemente portare avanti è l’addetto all’Arbitro ed al Miniarbitro anche nelle gare giovanili: un dirigente a rotazione o un genitore che segua il ragazzo da quando arriva sul campo fino a quando lascia l’impianto. È una iniziativa che può aiutare il giovane direttore di gara a sentirsi meno solo ed in “balia della folla” nel momento in cui è chiamato a fischiare, ma sarà anche l’occasione per i dirigenti ed i genitori stessi capiranno davvero a cosa va incontro un ragazzo che ha pochi anni più del proprio figlio che è in campo a giocare e divertirsi”.
Nel corso della tavola rotonda sono poi emersi spunti importanti anche dagli interveti di Bobo Begnis, chiamato a raccontare la nascita della sua passione per l’arbitraggio, così come per Marzia Germani e Massimiliano Mazzali, rispettivamente istruttrice minibasket e allenatore impegnati in prima persona sulla formazione giovanile, ma anche Ambrogio Antosti, Presidente della Pallacanestro Lesmo e Paolo Sirtori di Cernusco che hanno ampliato lo scenario a 360° analizzando lo stesso problema da diversi punti di vista.
Un occasione per fare il punto della situazione, ma anche per gettare le basi per proporre un approccio nuovo. “Siamo la Regione traino del movimento – Spiega Enrico Ragnolini, Presidente Regionale FIP – è giusto essere anche pionieri nel cercare nuove strade, nuovi spunti per affrontare i problemi, e quello di ridare una dimensione umana ai direttori di gara è un problema concreto che se non affrontato con la dovuta competenza ci condurrà ad un punto in cui il rapporto sarà irrecuperabile. La strada l’hanno tracciata i ricercatori e tutti coloro che sono intervenuti in questa occasione di confronto. Ora dobbiamo percorrerla insieme, come ha detto il Presidente Meneghin: allenatori, genitori, dirigenti ed arbitri. Tutti insomma siamo chiamati a fare la nostra parte”.