Ridolfi e Mastri: riunione con il Settore Tecnico
di Ilaria Cleri, AE OTR

In linea generale è stato sottolineato quanto sia importante che l'arbitro sappia farsi trovare presente soprattutto nelle situazioni chiave della gara e sia in grado di assumere con tempestività il congruo provvedimento tecnico-disciplinare, guadagnando la maggior credibilità possibile; al tempo stesso è stato posto l'accento sulle problematiche che risiedono nella capacità di gestione della tensione e dello stress emotivo. Infatti, come spiega in modo particolarmente esauriente Ridolfi, si possono verificare situazioni nelle quali l'arbitro, dopo aver assunto una decisione tecnica, venga pressato da uno o più calciatori, in una specie di mobbing, in modo da distrarlo con le proteste ed indurlo all'errore. Per evitare di incorrere in questa tipologia di situazioni l'arbitro deve fare ricorso a tutti i mezzi in proprio possesso, a cominciare da un'efficace opera di prevenzione che gli consenta di prevedere l'evento successivo già dal momento del fischio, fino ad approdare ad alcune piccole "astuzie": mai rimanere fermi sul punto di battuta di un calcio di punizione per evitare che i calciatori alimentino proteste e spostino la concentrazione dell'arbitro su un pensiero laterale di eventi successi in precedenza; sta alla bravura dell'arbitro capire quando invece la sua presenza si renda indispensabile per stemperare gli animi e prevenire situazioni di mass confrontation.
È stata una riunione di altissima qualità, davvero impreziosita da due ospiti come Carlo e Gianluca che da ottimi relatori e forti del grande bagaglio di esperienza acquisito sui campi di gioco, hanno saputo interagire e rendere partecipi i presenti con grande professionalità.
Un ringraziamento particolare va a loro, rappresentanti di un Settore Tecnico che mai come in questi ultimi anni si sta dedicando con grande sforzo e dedizione alla crescita professionale di ognuno di noi, facendoci sentire elementi importanti di un gruppo molto unito.