Zaroli a Pesaro, in un "viaggio" fatto di "parole"
a cura della redazione
In un clima di assoluta semplicità si è svolta la riunione organizzata dalla sezione pesarese con "un amico" che condivide un percorso importante di questa "AIA di oggi", così lo ha definito il presidente di sezione Foscoli. Alberto Zaroli, componente del Comitato Nazionale AIA, ha così intrattenuto la platea presente con una entusiasmante ed appassionata carrellata di episodi, situazioni e "parole" che caratterizzano l'arbitro a tutto tondo. Dal valore della sezione con le amicizie che nascono e dai punti di riferimento che si trovano, al lavoro ed ai sacrifici necessari per raggiungere gli obiettivi sperati sui terreni di gioco. Zaroli ribadisce a più battute che il sogno deve lasciar spazio a obiettivi misurabili scanditi nel tempo per far si che l'arbitro sia arbitro fino in fondo, capace di dare qualità al servizio che ci viene chiesto nei vari campionati, che l'errore e lo sbaglio fanno parte del percorso, così come il dubbio. Il viaggio come percorso di crescita umana prima di tutto e poi anche arbitrale è da prediligere rispetto alla meta, quest'ultima arriva ma ciò che si gusta sono gli attimi che il viaggio fa percorrere. "Ama e fa ciò che vuoi!" Viene citato Sant'Agostino per far capire che le regole che ci rendono ciò che siamo diventano superflue se amiamo il "chi siamo" e "ciò che facciamo giornalmente". Due ore di riunione che sono trascorse tutte d'un fiato con i presenti entusiasti della serata.
Presenti anche il presidente del CRA Marche Carlo Ridolfi accompagnato dal vicepresidente Del Prete che giocava "in casa" e dal componente di prima categoria Davide Sabbatini.
Al termine della serata, dopo un piccolo scambio di omaggi, ci si è trasferiti in un locale pesarese per terminare la serata davanti ad una pizza e lì fra il formale e l'informale si è - di fatto - continuato una riunione che dai contenuti emersi potrebbe essere sempre strada da percorrere senza mai terminare.