Riunione tecnica con Mario Carrubba

di Ilaria Cleri, AE OTR
 
ImageGiovedì 17 ottobre si ė tenuta la terza riunione tecnica della presente stagione sotto la guida del nostro Presidente sezionale Luca Foscoli, il quale ha invitato il nostro associato Mario Carrubba, nonché arbitro benemerito, a tenere una lezione di fronte agli osservatori, gli arbitri e gli assistenti appartenenti ai vari organici tecnici regionali e nazionali.
È d'obbligo tracciare un breve exucursus arbitrale per Carrubba che vanta un curriculum arbitrale di grande spessore, in quanto negli anni ha rivestito dapprima la carica di Presidente di Sezione, poi di Presidente CRA Marche, componente del Consiglio Nazionale, Vice-Responsabile del Settore Tecnico ed, infine, Osservatore Nazionale alla CAN. Carrubba, per una sera nelle vesti di relatore, ha tenuto una lezione su l'evoluzione del gioco del calcio facendo notare come dagli anni 80/90 ai tempi d'oggi siano cambiati numerosi aspetti: si è passati, infatti, da un gioco con poca velocità e molto contatto fisico, ad un gioco molto veloce dove, a mano a mano che si sale di categoria, escludendo gli interventi per fuorigioco, diminuiscono il numero dei falli, a favore invece dei contrasti e dei contatti, a causa della maggior tecnicità delle squadre, con una media di intervento tecnico stimata ogni 4 minuti.  Pertanto, l'arbitro non è rimasto passivo di fronte a questi cambiamenti e si è dovuto adeguare crescendo linearmente all'evoluzione del gioco del calcio. In particolare, sono stati evidenziati tre aspetti fondamentali che devono essere presenti nell'arbitro 'moderno' per far fronte alla velocità di gioco: in primis, l'arbitro non può prescindere dall'essere un atleta di 'qualità' che con intelligenza tattica riesce ad intuire lo sviluppo del gioco al fine di non farsi mai cogliere impreparato nelle varie situazioni di gioco. Poi è necessario leggere la gara che si sta dirigendo, attraverso una serie di attente valutazioni, quali: il numero di interventi tecnici che si è tenuti a fare nei primi 10 minuti, poiché da questi dettagli l'arbitro è in grado di capire  il tono e l'agonismo della gara; darela giusta importanza alla figura del capitano che all'interno della sua squadra è il giocatore più carismatico e rispettato dai suoi compagni; poi, è necessario fare attenzione al risultato soprattutto dopo la segnatura di una rete, in quanto sono presenti in campo due stati d'animo opposti che possono così esporre un calciatore ad una reazione di frustrazione. Infine, l'ultimo aspetto di rilievo è l'impostazione disciplinare che rappresenta il momento chiave della gara, sottolinenado l'importanza di dare 'peso' al provvedimento disciplinare non facendolo sembrare un mero aspetto notarile. Da questa serata sono stati colti numerosi spunti per la crescita tecnica di ogni arbitro, sicuri che ognuno di noi saprà fare tesoro di questi consigli.

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