Vittorio Ceccarini relatore della RTO del 3 dicembre 2010
di Thomas Bonci, AE OTR
Venerdì 3 dicembre 2010 è intervenuto come relatore della Riunione Tecnica Obbligatoria, Vittorio Ceccarini, associato della sezione di Pesaro ed osservatore arbitrale alla CAN B. Ceccarini ha parlato, nel suo interessante discorso, degli aspetti pre e post gara.
Per prima cosa ci si è soffermati a parlare delle caratteristiche più importanti di un arbitro. Prima dell’aspetto tecnico, disciplinare ed atletico (che comunque sono fondamentali per ottenere alte prestazioni), l’arbitro deve essere umile, “mentalmente libero” e desideroso di migliorare sempre. Un arbitro per essere “mentalmente libero” deve concentrarsi sulla gara sin dal primo minuto, anzi appena riceve la designazione, e fino a quando non ha finito di compilare il referto con la consapevolezza che la gara che dovrà dirigere la settimana successiva sarà quella più importante. Deve essere equo con entrambe le squadre, corretto, educato e sereno. Queste condizioni emotive e comportamentali influiscono positivamente nella prestazione di un arbitro (o assistente arbitrale). Essere “mentalmente libero” significa anche accettare i consigli degli arbitri più esperti e quelli dell’osservatore. Perché anche l’osservatore è “amico” dell’arbitro. Solo ascoltando e mettendo in pratica i consigli dei più esperti si raggiungo traguardi importanti.
Nella seconda parte della riunione, Vittorio Ceccarini ha parlato del colloquio tra arbitro e osservatore al termine della gara. L’arbitro deve saper ascoltare tutti i consigli dell’osservatore così come l’osservatore deve rispettare l’arbitro e metterlo a suo agio. Un dialogo costruttivo e sincero fra i due protagonisti è molto importante per la crescita sia dell’arbitro che dell’osservatore. Al termine dell’incontro, Vittorio ha raccontato qualche aneddoto che ha vissuto nei campi di Serie A, Serie B e non solo. Ha anche risposto alle diverse curiosità degli associati.