Il Personaggio della Settimana: Mirko D'Angeli

Quale evento ricordi più volentieri dei tuoi trascorsi arbitrali? E qual è l'aneddoto più curioso?
I ricordi migliori vanno alle persone che ho conosciuto in queste 23 stagioni. Per gli eventi... ce ne sono tante di situazioni: i vari debutti, la finale allievi a 16 anni, il debutto in eccellenza Calcinelli-Cagliese, lo scotro Potenza Picena – Montegranaro 2° contro 1° di eccellenza penultima di campionato con assistenti Baldantoni e De Notaris e avevo 39 di febbre, la finale play off promozione Caldarola-Fabriano, la prima primavera Chievo-Brescia , la partita di eccelleza toscana 1° contro 2° ultima di campionato con vittoria degli ospiti, il premio nazionale come miglior 1° anno alla can5 avuto dalle mani di Andrea Lastrucci, allora commissario CAN5, la semifinale di coppa di B avuta 3 anni fa ed infine la finale ci coppa di A2 e quarto di finale scudetto dell’anno scorso.
L’anedotto più curioso è stato a 24 anni quando sono andato ad arbitrare a Roma la primavera Roma-Salernitana, in treno da solo di sabato. La partita avuta il venerdì sera perché l’AIA non era riuscita a trovarmi prima telefonicamente (quella volta non ti chiamavano al cellulare ma solo a casa). Partenza alle 6 del mattino, cambio a Falconara alle 7, arrivo a Roma verso le 13 per un guasto al treno. Alla stazione Termini di Roma per arrivare alle 14 al campo di Trigoria prendo un Taxi, un pazzo con una Fiat Duna che correva sui marciapiedi, contromano e sorpassava a tutti i semafori. Ma grazie a Schumacher dei taxi arrivo perfettamente in orario. Arriva Bruno Conti, mi saluta e incontro 2 assistenti sardi che poi in partita non ne prendono una. La partita è al cardiopalma e io corro come un pazzo. A fine partita c’è l’organo tecnico che “sega” di brutto gli assistanti e mi fa un monumento perché ho dovuto lavorare per 3. Ma non è finita qui: prendo il treno alle 20.30 dopo aver mangiato in una pizzeria vicino alla stazione talmente malfamata che non so come sono riuscito a non essere scippato. Ma la pizza era buona! Arrivo a Falconara alle 00.30 e grazie al ritardo del treno perdo la coincidenza per Pesaro. Prossimo treno alle 6.30 del mattino. La sala d’aspetto chiusa per lavori. Non mi resta che aspettare 6 ore sulla panchina della stazione nella fredda notte di Dicembre sdraiato sulla mia borsa vestito immancabilmente in giacca e cravatta. Finalmente arrivano le 6.30 e congelato prendo il treno. Arrivo a casa alle 7.30 con mia madre e mio padre che mi aspettano sull’entrata di casa. E mi dicono… : ”ma quest’arbitraggio ne vale veramente la pena?!?!?“ E io: “SI', NE VALE LA PENA!!! Ma adesso vado a dormire!”

Qual è l'obiettivo che speri di raggiungere in questa stagione? Di divertirmi come sempre. E di migliorarmi ogni volta. Il resto viene da sè. Spero in un po’ di fortuna ma la fortuna va aiutata.

Nella foto, gli arbitri della finale di Coppa Italia di A2: Daidone di Trapani, Tonelli di Forlì, D'Angeli di Pesaro e Zago di Este.

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