Piccinini: le caratteristiche dell'arbitro discusse come un 4-3-3!
di Riccardo Spendolini
22 marzo 2018
Riunione tecnica di spessore quella vissuta lunedì 19 marzo dagli associati pesaresi. Ospite della serata, l’arbitro CAN B forlivese Marco Piccinini, al secondo anno di serie cadetta e con un gettone di presenza in Serie A (Atalanta-Crotone 5-1, il 20 settembre scorso). Dopo i consueti saluti alla platea presente da parte del Presidente di Sezione Foscoli, Piccinini ha intrattenuto i più e meno giovani arbitri presenti con uno speech incentrato sulla figura dell’arbitro, nelle parti che lo costituiscono e che permettono di renderlo tale, con tutti i successi e le delusioni a contornare la quotidianità. In questo senso, la preparazione del direttore di gara si gioca su un insieme di caratteristiche facilmente riassumibili in un 4-3-3: mediano è l’arbitro stesso, affiancato in porta dal Regolamento, in difesa da preparazione individuale-mentale-atletica-alla partita in generale, a centrocampo da anticipazione dell’azione-lettura della partita e in attacco da lavoro di squadra-interpretazione-decisione. Il tutto supportato da aspetti essenziali come la sezione arbitrale (“una seconda famiglia”, dice Piccinini), un atteggiamento resiliente e tutto un insieme di comportamenti personali improntati sulla correttezza. E senza mai dimenticarsi che, come ben amava sottolineare il compianto Stefano Farina, l’arbitraggio “è fatto di emozioni”. Terminato lo speech, Piccinini ha sottoposto alla platea una serie di video relativi a episodi didattici (ed emblematici) di gare da lui arbitrate negli ultimi anni in Serie B e C. Infine il “rompete le righe” di Foscoli, con un omaggio enogastronomico all’ospite e un momento conviviale tra associati in una ristorante pesarese.