Una bella scelta

di Anna Gennari 
 
Anna GennariNon molto tempo fa, dopo una riunione tecnica, un amico arbitro mi chiese il perché io ancora non avessi scritto nulla sul nostro sito sezionale... io ridendo, improvvisando una battuta risposi che avrei scritto il mio articolo solo se avessi avuto un’occasione speciale... un debutto per esempio...
...beh, se sono qui a scrivere adesso è perché il mio organo tecnico mi ha promosso in Under 18 e siccome sono sempre di parola eccomi qui a scrivere.
Piacere sono Anna, arbitro effettivo da 2 anni ormai e posso dire che fare l’arbitro è stata una delle scelte più belle della mia vita. Amo il calcio e lo seguo da quando ero bambina, giocavo a calcetto per divertirmi e un giorno ho deciso di fare il corso perché volevo entrare a far parte di quel mondo che mi dava tante emozioni. Chiesi a Rito , che già conoscevo, delle informazioni perchè  sapevo che era arbitro. Da quel giorno è iniziata questa nuova strada “sportiva”.
Come potete immaginare per una donna è insolito fare l’arbitro, ma ho scoperto che davvero posso sentirmi fiera della mia divisa, malgrado i commenti che la gente esprime, perché non sa cosa c’è dietro a quella “monella” (come mi chiamano loro) che corre in campo.
A tutti gli arbitri almeno una volta nella vita è capitato di sentirsi rivolgere la classica domanda: “... ma come ti è vento in mente di fare l’arbitro?”... ecco io non so cosa abbiano risposto tutti i miei amici, ma so come reagisco io a tale domanda… rimango li senza dire nulla, alzo le spalle, con espressione di chi non sa rispondere, di chi non può spiegare un’emozione, una paura, l’entusiasmo, la forza, la voglia etc...
Come si può spiegare a qualcuno la curiosità nell’attendere la designazione, l’arrivo al campo e quella leggera tensione che comunque senti dentro, perché sai che ogni partita è diversa anche se tu sei sempre la stessa mentre riordini il tacquino, i cartellini, che speri sempre ogni partita di non mostrare, con la consapevolezza di essere incisiva senza di loro, la divisa bella stirata e poi l’immancabile fischietto, nel quale dovrai fischiare sempre forte e decisa e metterci tutta la tua determinazione.
Non posso rendere a parole la sensazione che provo quando guardo  negli occhi i ragazzi negli spogliatoi durante l’appello, dove devo  dimostrargli tutta la mia serenità nell’entrare in campo… e poi il trovarmi davanti allo specchio, da sola, appena prima di prendere il pallone tra le mani per uscire dallo spogliatoio, fissarmi e decisa  ripetermi “ Dai Anna... forza!!”
Lo faccio sempre, ricordandomi  e ripetendomi nella mente le parole di un carissimo amico che ormai fa l’arbitro da tanto tempo, quando un giorno mi disse. “Vai in campo e divertiti... goditi la tua partita!”
Non so spiegare la sensazione che mi spinge ad andare avanti... che mi fa asciugare le lacrime quando sono un po’ giù per una partita non andata bene...  si, perché anche quello è l’arbitraggio... è anche la forza di rialzarsi quando dopo una brutta partita mi sento giù, quando il lunedì corro in sezione a cercare conforto e coraggio nel mio presidente, nel mio organo tecnico e in tutti i miei amici che non mi hanno mai lasciata sola... Questa stagione è stata un po’ particolare... un’infortunio mi ha allontanato dal campo per 4 mesi e che ancora mi porto dietro... a causa  di questo problema ho dovuto rivedere tutti i miei obbiettivi e ora a fine stagione  sto continuando un passo alla volta a ritornare in forma, con tutte le difficoltà che comunque ci sono, ma il lato positivo di tutta questa situazione è che tutta la sezione mi è stata vicino... il presidente e il mio organo tecnico hanno comunque creduto in me, mi hanno dato comunque le gare ogni settimana, mandandomi ovunque nella provincia e per questo non finirò mai di ringraziarli.
Non sono qui a lodare i miei dirigenti per prendermi le loro simpatie, nella vita mi sono sempre guadagnata da sola le cose che ho e nessuno mi ha mai regalato qualcosa di immeritato, quindi non lo farò adesso in questo articolo, voglio solo davvero ringraziarli per la fiducia che mi hanno dato promuovendomi in Under 18 e dal giorno della designazione mi sono promessa a me stessa che da li voglio ricominciare per arrivare a settembre in forma e pronta per una stagione migliore e ripagarli di quella fiducia.
Ringrazio anche tutti i miei amici che da due anni a questa parte mi hanno fatto sorridere, commuovere, arrabbiare, ma che comunque sono stati dei ottimi amici arbitri e che spero di avere sempre vicino perché è stato veramente importante conoscerli tutti e soprattutto un grazie anche alle mie “colleghe” donne, con cui non c’è mai stata competizione o rivalità...anzi... forse la nostra coalizione certe volte è stata veramente indistruttibile nel farci largo tra i ragazzi.
Concludo dicendo che continuerò a ignorare gli insulti dagli spalti di chi non sa cosa vuol dire stare in campo, continuerò a vedere le mie partite di calcio con quel distacco non più da tifosa che senza volerlo ti nasce dopo che diventi arbitro, continuerò a credere in quello che faccio, continuerò a sognare una categoria in più di ieri senza illudermi di arrivare chissà quanto in alto, senza precludermi nulla ma meritandomi quello che avr... insomma continuerò... e lo farò finchè sentirò quel brivido inspiegabile che mi sale dentro quando sono a centro campo ed emetto il fischio d’inizio...

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