Riunione tecnica con l'arbitro internazionale Daniele Orsato
a cura della redazione
Lo scorso 3 dicembre è stata una giornata da incorniciare per la Sezione di Pesaro che ha avuto il piacere di ospitare l’arbitro CAN A, nonché Internazionale, Daniele Orsato. Quest’anno il sorteggio per l’assegnazione degli ospiti nazionali ha sorriso alla nostra sezione con uno dei migliori arbitri del massimo campionato. L’incontro è avvenuto nel tardo pomeriggio presso la pista di atletica “Zengarini” di Fano, dove tutti gli arbitri in attività hanno potuto svolgere una
seduta di allenamento direttamente al fianco di Orsato, sotto la guida del preparatore atletico nazionale Giuliano Compagnucci. Per l’occasione sono stati riuniti i tre poli atletici dislocati nella provincia, al fine di formare un grande team con una cinquantina di arbitri ed assistenti, in cui la voglia di fare gruppo e l’entusiasmo hanno caratterizzato la seduta atletica.
Successivamente, si è passati alla parte didattica presso la sede della Delegazione Provinciale FIGC, dove Orsato ha tenuto una vera e proprio lectio magistralis, frutto di una grande personalità e capacità di relazionarsi. Il clima è quello delle grandi occasioni con una platea gremita e la presenza di illustri ospiti provenienti dalle varie sezioni marchigiane che hanno impreziosito la serata: l’assistente CAN A Nicola Nicoletti, l’osservatore CAN A Guido Corradetti, l’arbitro CAN B Juan Luca Sacchi, i Presidenti Andrea Fugante di Macerata e Davide Sabbatini di Ancona, nonché i Componenti del Settore Tecnico Carlo Ridolfi e Massimo Del Prete. A questi vanno aggiunti i 22 arbitri neo immessi a seguito dell’ultimo corso. A fare gli onori di casa il Presidente Luca Foscoli, che si è detto entusiasta nel poter ricevere un ospite di questo calibro perché non può che essere un motivo di crescita per l’intera Sezione. Dopo un breve filmato introduttivo che ripercorreva il curriculum arbitrale dell’illustre ospite, la parola di benvenuto è passata all’osservatore pesarese CAN A Vittorio Ceccarini, che lo ha definito come “una persona che non simula, come appare in campo tale è nella vita quotidiana, dalla personalità spiccata e dal carattere determinato; possiede tutti i tratti umani del grande arbitro”. Era, infatti, un lontano Fermana – Taranto di C1 dove Ceccarini visionava per la prima volta Orsato, intuendone già da quella gara grandi potenzialità e capacità arbitrali che lo avrebbero portato poi a calcare i palcoscenici più prestigiosi d’Europa. “Grazie per questa accoglienza, sono felice di essere qui, in una serata dove ritrovo persone con cui ho condiviso tanti momenti arbitrali”, così ha esordito Daniele Orsato. Nell’incipit del suo discorso alla platea ha raccontato alcuni frammenti della sua storia arbitrale, dagli esordi a 17 anni nei campetti di Schio, passando per la scommessa di arrivare in Serie A entro i 16 anni di attività, fino alla chiamata di passaggio alla CAN A-B. E’ un Orsato a tutto tondo quello che si racconta ai presenti, con grande eleganza e schiettezza al contempo, riuscendo a catturare l’attenzione dei presenti per oltre un’ora. “Non bisogna mai sentirsi arrivati nella vita, dice, pertanto è necessario un grande spirito di abnegazione se si vogliono raggiungere dei traguardi, per questo la fortuna va aiutata”, prosegue, “bisogna credere nei propri sogni, ma sognare da solo non basta, per questo bisogna lavorare ogni giorno con sacrificio e perseveranza affinché si possano raggiungere le mete ambite, perché nessuno mai lo farà al posto nostro”.
seduta di allenamento direttamente al fianco di Orsato, sotto la guida del preparatore atletico nazionale Giuliano Compagnucci. Per l’occasione sono stati riuniti i tre poli atletici dislocati nella provincia, al fine di formare un grande team con una cinquantina di arbitri ed assistenti, in cui la voglia di fare gruppo e l’entusiasmo hanno caratterizzato la seduta atletica.
Successivamente, si è passati alla parte didattica presso la sede della Delegazione Provinciale FIGC, dove Orsato ha tenuto una vera e proprio lectio magistralis, frutto di una grande personalità e capacità di relazionarsi. Il clima è quello delle grandi occasioni con una platea gremita e la presenza di illustri ospiti provenienti dalle varie sezioni marchigiane che hanno impreziosito la serata: l’assistente CAN A Nicola Nicoletti, l’osservatore CAN A Guido Corradetti, l’arbitro CAN B Juan Luca Sacchi, i Presidenti Andrea Fugante di Macerata e Davide Sabbatini di Ancona, nonché i Componenti del Settore Tecnico Carlo Ridolfi e Massimo Del Prete. A questi vanno aggiunti i 22 arbitri neo immessi a seguito dell’ultimo corso. A fare gli onori di casa il Presidente Luca Foscoli, che si è detto entusiasta nel poter ricevere un ospite di questo calibro perché non può che essere un motivo di crescita per l’intera Sezione. Dopo un breve filmato introduttivo che ripercorreva il curriculum arbitrale dell’illustre ospite, la parola di benvenuto è passata all’osservatore pesarese CAN A Vittorio Ceccarini, che lo ha definito come “una persona che non simula, come appare in campo tale è nella vita quotidiana, dalla personalità spiccata e dal carattere determinato; possiede tutti i tratti umani del grande arbitro”. Era, infatti, un lontano Fermana – Taranto di C1 dove Ceccarini visionava per la prima volta Orsato, intuendone già da quella gara grandi potenzialità e capacità arbitrali che lo avrebbero portato poi a calcare i palcoscenici più prestigiosi d’Europa. “Grazie per questa accoglienza, sono felice di essere qui, in una serata dove ritrovo persone con cui ho condiviso tanti momenti arbitrali”, così ha esordito Daniele Orsato. Nell’incipit del suo discorso alla platea ha raccontato alcuni frammenti della sua storia arbitrale, dagli esordi a 17 anni nei campetti di Schio, passando per la scommessa di arrivare in Serie A entro i 16 anni di attività, fino alla chiamata di passaggio alla CAN A-B. E’ un Orsato a tutto tondo quello che si racconta ai presenti, con grande eleganza e schiettezza al contempo, riuscendo a catturare l’attenzione dei presenti per oltre un’ora. “Non bisogna mai sentirsi arrivati nella vita, dice, pertanto è necessario un grande spirito di abnegazione se si vogliono raggiungere dei traguardi, per questo la fortuna va aiutata”, prosegue, “bisogna credere nei propri sogni, ma sognare da solo non basta, per questo bisogna lavorare ogni giorno con sacrificio e perseveranza affinché si possano raggiungere le mete ambite, perché nessuno mai lo farà al posto nostro”.
Dunque, oltre a lavorare sulla parte atletica per risultare credibili nel nostro operato di giudici in campo, è fondamentale usare la testa, perché solo attraverso un lavoro costante su se stessi è possibile migliorarsi. “L’umiltà nel non sentirsi mai arrivati, ma di sapersi mettere in gioco anche a seguito di errori, è fondamentale se vogliamo continuare a crescere come persone e come arbitri, dice, e per questo la Sezione rappresenta il luogo di
elezione”. Nella seconda parte della riunione si è passati alla visione di filmati tecnici che riguardano alcune situazioni gioco in gare dirette proprio dallo stesso Orsato, testimonianza, questa, di grande capacità di autocritica e di messa in gioco, oltre che di umiltà. Qui si è soffermato con i presenti sulla discussione di episodi regolamentari ed è stato particolarmente abile nello spiegare alcune situazioni di causa-effetto a seguito della gestione, in modi diversi, di alcuni calciatori. “Bisogna darsi delle priorità in campo, ha spiegato, sul tecnico, disciplinare e proteste, mantenendo uniformità nelle decisioni che si assumono. L'arbitro capace di pensare meno durante i 90 minuti è quello che riuscirà ad arbitrare con maggior serenità e concentrazione per tutta la gara, perché comunque gli errori sono inevitabili, ma la differenza è nel saperli superare immediatamente”. Ascoltando Orsato sono il carisma e la mentalità determinata che colpiscono maggiormente, perché se da un lato le capacità tecniche sono visibili semplicemente attraverso uno schermo del televisore, dall’altro lato lo spessore umano è emerso in questa serata conviviale, dove, con grande disponibilità, ha messo al servizio della sezione pesarese la propria esperienza. La riunione si è conclusa con numerose domande e curiosità dei presenti, soprattutto da parte degli associati più giovani, i quali, al termine dell’incontro, non hanno rinunciato ad una foto con l’illustre ospite. L’intera sezione non può che ringraziare Daniele per tutti gli insegnamenti trasmessi in breve tempo e ancora una volta si è sentita orgogliosa di appartenere alla grande famiglia dell'Associazione Italiana Arbitri.