Finalmente laureato...

Sorcinelli Marcodi Marco Sorcinelli
 
Ciao a tutti…sono Marco Sorcinelli e qualche giorno fa ho finalmente raggiunto l’ambito e tanto amato traguardo della laurea.
Sono arbitro ormai da alcuni anni, e ho avuto la fortuna di entrare a far parte della nostra associazione proprio grazie ad un collega universitario, Gionata Valentini, che è anche uno tra i miei più cari amici.
Per dirvi la verità, quando Gionata mi ha proposto di iniziare il corso arbitri ero un po’ scettico ma poi mi sono lasciato convincere e non mi sono pentito!
Nell’associazione ho avuto modo di crescere, sia come uomo che come arbitro, e ho avuto la fortuna di trovare tanti amici, con cui condivido settimanalmente gioie e dolori della domenica. Uno tra questi è Luca Serfilippi che ho avuto il piacere di accompagnare al debutto, un’altro è Marco Savelli, il responsabile atletico del polo di Fano che, con santa pazienza cerca di aiutarmi a migliorare lo stile di corsa e la coordinazione (impresa ardua ma non impossibile).
Un ringraziamento particolare, oltre al nostro Presidente, mi  sento di farlo a Claudio Gasparini che anche se all’apparenza può sembrare un tipo dai modi un po’ burberi, in realtà è una persona particolarmente sensibile e che, a modo suo, riesce sempre a capirmi e a spronarmi a ritrovare la grinta e la determinazione giusta per scendere in campo ogni domenica, soprattutto nei momenti più difficili.
Colgo l’occasione per salutare e augurare a tutti un buon finale di campionato, in particolare ai ragazzi più giovani a cui sono particolarmente vicino e ai quali mi sento di consigliare di confidarsi, sfogarsi, e confrontarsi con gli arbitri più esperti; tutti, infatti, abbiamo vissuto situazioni difficili in campo e come in una grande famiglia, ci siamo dati la forza per reagire, crescere e dimostrare a tutte quelle persone, che non riescono a capire quale gioia si prova a essere arbitri, che noi non abbiamo paura di metterci in gioco
Ogni domenica infatti, siamo sempre in mezzo al campo e non ci nascondiamo come fanno certi esagitati, (per fortuna una piccola minoranza) che vengono allo stadio solo per urlare e inveire contro di noi, dietro sciarpe e cappotti, ignoranti del regolamento del gioco del calcio e dei principi di lealtà e competitività sui quali si basa lo sport.
Ricordate che L’ARBITRO, IN CAMPO COME NELLA VITA, è colui che nelle situazioni più complicate non si tira indietro, perché non ha paura di prendere la sua decisione, giusta o sbagliata che sia, perché come dice anche un saggio proverbio, sbagliare è umano e tutti noi prima di essere arbitri, siamo uomini.

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