Katia Senesi, Settore Tecnico AIA, in visita a Pesaro

di Ilaria Cleri - Foto di Thomas Bonci, AE OTR
ImageRiunione di grande spessore quella che si è tenuta lunedì 17 ottobre presso i locali della Sezione di Pesaro. Ospite della serata Katia Senesi della limitrofa sezione di Macerata, da quest'anno all'interno del Settore Tecnico Nazionale e per la quale è d'obbligo tracciare un breve excursus sulla sua importate carriera all'interno dell'Associazione Italiana Arbitri. Il suo Curriculm parla da sé: Katia è stata assistente internazionale fino a due stagioni fa rappresentando così nel mondo l'AIA, e in particolare tutti gli arbitri donne, dirigendo come Assistente la Finale di Coppa dei Campioni femminile nella stagione 2004/05 a Copenaghen e nel campionato Europeo sempre di calcio femminile nel giugno 2006 in Svizzera. Parte di questa grande esperienza maturata sui campi di tutto il mondo è stata trasportata fino a noi in questa serata dove tutti i presenti, giovani e meno giovani, hanno potuto raccogliere preziosi consigli da applicare in ogni gara. Tema dell'incontro è stata l’uniformità di giudizio e il posizionamento delle barriere supportato dalla visione di alcuni filmati messi a disposizione dal Settore Tecnico grazie ai quali si è potuto analizzare e discutere insieme alcune situazioni di gioco. In particolare è emersa l'importanza della coerenza sulle valutazioni di carattere tecnico e disciplinare che si assumono all'interno di una stessa gara, perché alcune situazioni di gioco richiedono un'attenta analisi che comprende non solo i calciatori in questione, ma anche la zona in cui è avvenuto il fallo, la distanza dalla porta e la reale possibilità di giocare il pallone. Dobbiamo essere bravi a decidere in una frazione di secondo, a non farci condizionare dall'ambiente circostante e dai giocatori, ma mantenere sempre l'autorevolezza e l'imparzialità che in campo distingue il valore di un arbitro da chiunque altro. A tal proposito, l'arbitro in campo deve essere una presenza "super-partes", ha proseguito poi Katia, che va oltre l'aspetto puramente arbitrale, non deve essere infatti una semplice comparsa, ma un 'giudice-atleta', una persona competente non solo sotto l'aspetto tecnico della conoscenza del regolamento del quale esso rappresenta il massimo garante, ma deve anche dimostrare di essere uno sportivo che durante la settimana prepara la sua gara atleticamente e psicologicamente: due cose imprescindibili. A conclusione di questa bella serata c'è stato l'intervento del nostro Presidente Massimo Del Prete che ha ringraziato l'illustre ospite per questa riunione molto costruttiva, forte del prestigioso ruolo che ricopre Katia e del suo bagaglio d'esperienza. L'auspicio, dunque, è che tutti gli associati pesaresi abbiano saputo cogliere in questa 'lectio magistralis' spunti per crescere sia a livello umano che a livello arbitrale, per l'iter formativo di ciascuno di noi. 

Nella foto, da sinistra verso destra: Massimo del Prete, Katia Senesi e Luca Foscoli 

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