Raduno CAN D a Pesaro
di Nicola Donnarumma
Lo scorso 31 gennaio si è svolto a Pesaro il raduno CAN D di metà campionato. Grazie al prezioso interessamento del Presidente Massimo Del Prete, la nostra Sezione ha avuto il privilegio di ospitare questo importante appuntamento che ha visto la partecipazione del Commissario CAN D Apricena, dei suoi Vice Corsi, Corbo, Frigerio, Gregori, Lombardi, Mazzalupi, Nicoletti, Sacchi e di più di 70 tra Arbitri, Assistenti e Osservatori di Marche ed Emilia Romagna.
Il programma della giornata, densa di impegni, ha avuto inizio al campo di atletica dove gli arbitri, sotto una pioggia incessante, sono stati chiamati a sostenere i previsti test di idoneità fisica.
Nel pomeriggio si sono svolti i colloqui individuali durante i quali ogni singolo partecipante ha avuto l’opportunità di conoscere il proprio andamento tecnico e di avere una serie di importanti consigli, al fine di migliorare le proprie prestazioni.
Il programma della giornata, densa di impegni, ha avuto inizio al campo di atletica dove gli arbitri, sotto una pioggia incessante, sono stati chiamati a sostenere i previsti test di idoneità fisica.
Nel pomeriggio si sono svolti i colloqui individuali durante i quali ogni singolo partecipante ha avuto l’opportunità di conoscere il proprio andamento tecnico e di avere una serie di importanti consigli, al fine di migliorare le proprie prestazioni.
L’ultima parte del raduno e’ stata invece dedicata ad una riunione collettiva, nel corso della quale, sono state rinnovate alcune disposizioni. Con la consueta competenza, ed un pizzico di ironia, il Commissario Apricena ha inizialmente focalizzato la propria attenzione sugli errori commessi più frequentemente dai “suoi ragazzi” durante questa prima metà della stagione sportiva; come supporto video, sono stati utilizzati filmati estrapolati proprio da gare di serie D, una novità assoluta che ha ottenuto il plauso di tutta la platea. Ma la parte cruciale del suo intervento Apricena ha voluto riservarla all’aspetto comportamentale: nel ringraziare infatti tutti i presenti per le pregevoli qualità tecniche e morali fin qui dimostrate, ha tenuto a precisare, ancora una volta, che la Commissione da lui presieduta considera la correttezza di comportamento come la dote imprescindibile per un arbitro perchè, come egli stesso ha detto: “se non si scende in campo da SIGNORI e nel pieno RISPETTO di tutti, non si potrà mai essere davvero ARBITRI”.
Un principio, questo, che dovrebbe essere sempre un punto fermo per tutti noi e che chiude nel migliore dei modi questa splendida esperienza.
Un principio, questo, che dovrebbe essere sempre un punto fermo per tutti noi e che chiude nel migliore dei modi questa splendida esperienza.