Il Personaggio della Settimana: Alessandro Paolini

a cura della redazione
 
Alessandro Paolini, 27 anni (di cui 12 di tessera), è uno dei due arbitri della sezione di Pesaro che all'inizio della stagione sportiva 2010/2011 è stato promosso alla CAI, primo organo tecnico di livello nazionale. Attualmente Alessandro arbitra partite di Promozione ed Eccellenza in giro per tutta Italia!! In bocca al lupo e buon divertimento.
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Hai incarichi associativi? Se sì quali? Purtroppo essendo uno studente fuori sede e stando tutta la settimana a Bologna mi resta molto difficile ricoprire incarichi associativi. Comunque a parte questo, tutte le volte che posso vado sempre a vedere molto volentieri qualche giovane collega, inoltre, mi è capitato di accompagnare diversi nuovi arbitri nelle loro prime partite e devo dire che è stata un'esperienza sicuramente piacevole, anche se vuol dire che passano gli anni!
 
Che cosa vuol dire per te essere arbitro? Essere Arbitro per me vuol dire essere sempre al di sopra delle parti delle situazioni e degli eventi, essere un'atleta, essere un partecipante attivo di quello che per me è lo sport più bello del mondo (insieme al basket!) e soprattutto essere uomini veri.
 
Che suggerimento daresti ad un giovane arbitro? Non sono assolutamente una persona che si sente di poter dire ad altri cosa fare o non fare, ma il suggerimento che mi sento di dare è quello di arbitrare primariamente per divertirsi, di cogliere tutte le situazioni che ci capitano per arricchirci umanamente, per conoscere città/paesini/frazioni nuove oltre alla nostra Provincia/Regione/Nazione, imparare culture nuove, ma soprattutto IMPARARE A DIVENTARE UOMINI che potrà sembrare un una cosa detta così per dire, ma non lo è!
 
Quale evento ricordi più volentieri dei tuoi trascorsi arbitrali? Che emozioni hai provato quando sei stato promosso dal CRA alla CAI? Di ricordi belli ce ne sono tanti, e vorrei dirtene più di uno. Posso?! Grazie della concessione, molto gentile!! Il primo è stato quando ho ricevuto il Premio Mattiello qualche giorno prima di "fare" la finale del campionato Allievi; altro bel momento è quello della finale play off di seconda categoria in campo neutro ad Urbania con lo stadio tutto pieno; infine per quanto possa sembrare stupido è l'emozione provata ad entrare per la prima volta per il sopralluogo nel terreno di gioco del Riviera della Palme (stadio di San Benedetto del Tronto) VUOTO. Non saprei dirti qual è quello che ricordo più volentieri, anche perché ognuno di questi mi è capitato in momenti diversi della mia vita e nel momento in cui  li ho vissuti sono stati davvero emozionanti. Per quel che riguarda il passaggio alla CAI, è stata una grande gioia e motivo di soddisfazione anche se ad essere sinceri, dopo due stagioni nelle quali sono stato il primo degli esclusi, un po' me l'aspettavo!!
 
Qual è secondo te la caratteristica più importante di un arbitro? A chi ti ispiri e qual è il tuo arbitro preferito? Secondo me ognuno è arbitro a proprio modo, per quanto se ne possa dire. Ognuno ha le proprie caratteristiche psicofisiche, la propria personalità ed i propri valori, e giusto o sbagliato che sia ritengo che debbano essere rispettati e non snaturati! Appena fatto il corso il mio "modello"/"arbitro preferito" era indubbiamente Braschi (non me ne voglia Collina!!). Tra quelli attuali mi piace molto Morganti.
 
Un tuo pregio ed un tuo difetto? Li lascio dire agli altri! Ma penso che sia sia un pregio che un difetto e cioè la tranquillità e la serenità che ho in campo.
 
Qual è l'obiettivo che speri di raggiungere in questa stagione? L'obiettivo che ho raggiunto già prima di finire la stagione è quello di essermi divertito, aver conosciuto culture e paesi nuovi, oltre a nuovi e diversi modi di giocare e concepire il gioco del calcio. Per gli altri obiettivi ti chiedo di aspettare domenica dopodiché saprò essere più esauriente!! Comunque è quello di poter continuare ad andare a "far danni" in giro per l'Italia!!

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