Gustavo Malascorta, Presidente CRA Marche, in visita a Pesaro
di Thomas Bonci, AE OTR
Venerdì 14 gennaio 2011 la sezione di Pesaro ha avuto il piacere di ospitare il presidente del CRA Marche, Gustavo Malascorta, accompagnato da un altro componente del Comitato Regionale nonché associato della sezione di Pesaro, Marco Toti. Quella di venerdì è stata un’interessante riunione tecnica dove si sono approfonditi i principali momenti di un arbitro, dalla designazione della partita fino alla stesura del referto, e non solo.
Dopo la presentazione dei nuovi arbitri che hanno appena superato l’esame per entrare a far parte di questa grande famiglia, Malascorta ha parlato delle principali caratteristiche di un arbitro. Innanzitutto arbitrare è una passione e per questo la cosa più importante è divertirsi. Ma non dobbiamo divertirci solo in campo, durante la nostra partita. Importantissimi, infatti, sono i momenti di socializzazione: stare insieme con gli altri associati in sezione, ai raduni, durante gli allenamenti, le cene, le riunioni, dopo le partite. E così cresciamo tutti assieme. Proprio la crescita è un altro punto fondamentale: solo guardando le partite dei colleghi di categorie superiori si può migliorare. Per fare questo, però, non bisogna entrare in “conflitto” con gli altri arbitri o essere invidiosi delle partite altrui. Ci deve essere una sana competizione tra gli associati e la volontà, come detto, di cercare di fare sempre del nostro meglio.
Dopo la presentazione dei nuovi arbitri che hanno appena superato l’esame per entrare a far parte di questa grande famiglia, Malascorta ha parlato delle principali caratteristiche di un arbitro. Innanzitutto arbitrare è una passione e per questo la cosa più importante è divertirsi. Ma non dobbiamo divertirci solo in campo, durante la nostra partita. Importantissimi, infatti, sono i momenti di socializzazione: stare insieme con gli altri associati in sezione, ai raduni, durante gli allenamenti, le cene, le riunioni, dopo le partite. E così cresciamo tutti assieme. Proprio la crescita è un altro punto fondamentale: solo guardando le partite dei colleghi di categorie superiori si può migliorare. Per fare questo, però, non bisogna entrare in “conflitto” con gli altri arbitri o essere invidiosi delle partite altrui. Ci deve essere una sana competizione tra gli associati e la volontà, come detto, di cercare di fare sempre del nostro meglio.
L’arbitro poi, in campo e nella vita, deve essere corretto, sereno, educato, deciso e umile. Bisogna anche essere autorevoli (e non autoritari) per farsi accettare dai giocatori.Malascorta ha saputo infine trasmettere, ai tanti associati presenti alla riunione, la sua passione per l’arbitraggio e ha dato una carica emotiva imponente per tutti. Ci ha insegnato che non bisogna mai arrendersi perché i nostri obiettivi (che devono essere ambiziosi) possono essere sempre raggiunti. In qualunque modo e a qualsiasi età non dobbiamo abbandonare la nostra più grande passione.
Nella foto, Gustavo Malascorta mentre illustra una diapositiva sullo spostamento dell'arbitro in partita.