Paolo Bitonti, AA CAN, in visita a Pesaro

di Ciro Santoro
Referente Comunicazione
7 aprile 2025

La Sezione AIA di Pesaro ha avuto l’onore di accogliere Paolo Bitonti, assistente arbitrale in forza alla CAN, appartenente alla Sezione di Bologna. Una serata intensa e ricca di spunti, che ha saputo toccare le corde dell’ispirazione per tutti i giovani arbitri presenti.
L’incontro si è svolto a Fano, presso la Sala Polivalente di Gimarra, alla presenza di numerosi associati.
Bitonti ha ripercorso con sincerità e trasparenza l’intera sua carriera arbitrale. Dai primi passi sui campi provinciali fino all’approdo alla Serie C, ha condiviso gioie e dolori, fortune e sfortune che hanno caratterizzato il suo percorso. Ha raccontato il momento più delicato della sua carriera: il quinto anno in Serie C, ritenuto da molti cruciale per il salto di categoria. Nonostante le alte aspettative e la convinzione nei propri mezzi, quell’anno non andò come sperato e Paolo venne dismesso.
Un colpo duro, che lo allontanò dal mondo arbitrale. "Non volevo più sentir parlare di arbitri", ha confessato alla platea. Ma fu proprio durante l’anno sabbatico che Paolo trovò la forza e le motivazioni per reinventarsi: decise di affrontare il corso per assistenti e, passo dopo passo, entrò nuovamente nel mondo arbitrale, stavolta dalla porta laterale ma con rinnovata energia. Da lì iniziò una nuova ascesa che lo portò fino all’esordio in Serie A come assistente arbitrale.
Durante l’incontro, Bitonti ha mostrato alcuni dei suoi errori commessi nel corso della carriera, sottolineando quanto siano fondamentali la fame e la perseveranza. "Li riguardo sempre prima di ogni gara", ha detto, sottolineando come la consapevolezza dei propri limiti e l’umiltà di migliorarsi siano ingredienti indispensabili per crescere.
La serata si è conclusa con i saluti del Presidente sezionale Luca Foscoli, che ha ringraziato Paolo per la disponibilità e per aver trasmesso ai giovani arbitri non solo competenze tecniche, ma anche valori umani di grande importanza: resilienza, dedizione e passione.

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L'arbitro CAN Rapuano: "Per preparare una gara è necessario lavoro in campo e nella vita"

di Ciro Santoro
Referente Comunicazione Sezionale
6 febbraio 2025

La Sezione AIA di Pesaro ha avuto il piacere di ospitare Antonio Rapuano, arbitro in forza all’organico CAN, per un’importante serata di formazione e confronto tecnico.
L’evento si è svolto presso la sala polivalente di Gimarra di Fano (PU), alla presenza di una platea gremita di associati. Dopo i saluti istituzionali del Presidente sezionale Luca Foscoli, che ha ribadito l’importanza di queste occasioni per la crescita arbitrale ed ha accolto Rapuano più come un amico che come un ospite viste le tante occasioni di incontro e di confronto che si sono susseguite in tanti anni, da quando era un giovane collega in forza alla CAND fino ad oggi, la serata ha visto il collega nazionale a confrontarsi con i presenti a tutto tondo.
Dopo un excursus della sua carriera, in cui si sono ascoltate esperienze significative e tappe fondamentali del suo percorso arbitrale, Rapuano ha condiviso aneddoti e momenti chiave che lo hanno formato, offrendo spunti di riflessione preziosi per i giovani arbitri presenti
Successivamente, si è passati alla parte tecnica della serata. Attraverso la proiezione di filmati che illustravano situazioni di gioco varie, Antonio ha coinvolto attivamente la platea, stimolando il dibattito e il confronto sulle decisioni tecniche e interpretative. Gli associati presenti hanno avuto l’opportunità di esprimere il proprio punto di vista e di confrontarsi direttamente con Antonio che ha saputo intrattenere la platea con un dibattito aperto e proficuo di punti di vista, rendendo il momento formativo ancora più stimolante e interattivo.
Nella parte conclusiva della serata, si è affrontato il tema dell’associazionismo, un valore fondante per ogni arbitro. Antonio ha voluto sottolineare l’importanza del legame umano che nasce all’interno dell’AIA, lasciando ai presenti un messaggio profondo e significativo: “Il percorso dell'arbitraggio è bellissimo, ma prima o poi finisce per tutti. Ciò che resta sempre, anche nella vita, è il legame umano che questa associazione ci regala”.
Dopo le varie fotografie di molti giovani presenti che hanno voluto immortalarsi con l’ospite, la serata si è conclusa in un locale fanese per continuare a condividere un momento di spensieratezza davanti ad una pizza insieme.

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